mercoledì 14 gennaio 2015

The Secret - Solve et Coagula


Occhio che l'immagine ha i colori invertiti però me da igual. A me piace più così. Però ripeto, è la stessa cosa. 

Solve et Coagula è un disco vecchiotto, per quanto riguarda un punto di vista prettamente cronologico. Non ricordo la data esatta e non ho la minima intenzione di cercarla però sicuramente supera i 4 anni (alla fine come un mona sono andato ben a cercarlo ed effettivamente è stato rilasciato in settembre 2010. Lo sapevo DL). 
Sarà anche vecchiotto però prima o poi avrei dovuto parlarne. Dopotutto lo trovate da più di un anno qui a lato, a destra, a dimostrazione che la passione del sottoscritto per i The Secret è intatta e inossidabile. 

I nostri sono un gruppo italiano, esattamente di Trieste (che guarda un po' è in friuli, la mia regione). Quando sono usciti hanno capitanato un po' quella scena Triestina (loro, grime, ooze) che ha spinto alcuni dei più grandi nel mondo delle recensioni metal italiche (solomacello) a coniare la splendida frase: 

A TRIESTE HANNO LA PARANOIA NELL'ACQUA

che vabbè sarà anche una battuta però per me un po' vero è. Nel senso che se andate a trieste lo fate a vostro rischio e pericolo. Boh sarà la bora, chissa. 

Ad ogni modo. Io i Secret li ho visti due volte dal vivo. Tutte e due le volte sono state un'esperienza da spacca faccia incredibile. Sul palco hanno una potenza non indifferente. Che poi sono il classico gruppo (Black - crust - HC) che dal vivo sembrano volerti staccare la faccia a morsi e poi al banchetto sono le persone più super della terra, ci parli e tutto è figo.

Il liquame che i the secret riesco a sprigionare dal vivo è una cosa super, ma proprio super - super. Poi il cantante fissa negli occhi le persone, le indica, è tutto in tensione e scatta con un'aggressività che ti fa scorrere brividi lunga la schiena, proprio immerso nella musica del demonio che infuria alle sue spalle.
Io li ho visti solo nella nuova formazione ma posso assicurare che sono delle macchine da guerra non indifferenti. Se avete occasione (anche se adesso sono un po' fermi purtroppo, non vi sto a spiegare perchè) andateli a vedere e fatevi un favore. Portate i parastinchi.

Questo album in particolare, Solve et Coagula appunto, oltre che avere un nome degno del più black dei black (con quel pizzico di ignoranza black che in questo caso ci sta a bestia) è un capolavoro di scuola italiana che perdersi sarebbe da pugno nelle rotule.
Ma si, anche se non amate il metal ascoltatelo comunque.
Ripeto un'osservazione che ho utilizzato anche per i Teitanblood del post precedente: "sembra registrato in una cazzo di caverna dell'inferno". Purtroppo questo splendore di frase non è mio e rende assolutamente l'idea di perfezione crust che circonda questo disco.

Tanto per capirci siamo sulla stessa lunghezza d'onda di Nail, All Pigs must die etc... solo che qui, sarà l'appartenenza italica che sempre viene fuori alla fine o sarà che

SONO DEI CAZZO DI MACELLAI DEL DEMONIO

la cosa mi piace molto di più e la sento molto più come un disco mio, che mi fa sentire molto (peggio) meglio quando lo ascolto.
Oltre ad avere delle chiare ispirazioni Crust - black, in Solve et Coagula si sentono i rigurgiti di un disagio slow - core che a stento i nostri riescono ad ingabbiare. Basta ascoltare la PRIMA cazzo di traccia per capire che si sta per passare dentro a poco più di mezz'ora di vera morte formato musica.
C'è una saturazione, un GRIME (tanto per fare un po' di rimandi) in queste canzoni che proprio lo si sente sulla pelle, appiccicaticcio e che non se vuole andare.
Cross Builder (la prima traccia accennata) ha in se la poderosità di mille muri di suono messi insieme e spaccati sulla faccia di chi ascolta. Si blocca per un breakdown (ma che cazzo di termine è) che ti fa dire: ma cazzo che sta succedendo qui? e poi tutto ricomincia come lo avevi lasciato, pieno di melma che ti cola nell'apparato uditivo e di mangia il cervello.
Tutto poi sfocia in un feedback al silicone che cede rapidissimamente il passo a un attacco crustone che non lascia tregua per tutti brani seguenti, sempre addosso, sempre tagliante come la lama del demonio, sempre assassino.
La voce poi, quella cazzo di voce. Ha sopra una patina di marciume e morbosità che è la cosa più goduriosa del mondo. Poi leggetevi i testi dai, che sono fighi.

Ho citato Cross Builder perchè da amante (primariamente) di sonorità a cui questa canzone si avvicina me ne sono innamorato perdutamente e quando la fanno dal vivo mi bagno sempre tutto.
Questo non vuol dire che le altre canzoni non siano delle bombe assolute. Ve lo ridico se volete. Tutto l'album è una cazzo di bomba atomica. Tutti gli strumenti sono PERFETTI e assolutamente BRUTALI. Pure la registrazione e la produzione fanno esaltare a millemila l'attitudine CRUST che si cela (e sempre si celerà) dietro alla musica e alle persone.

IMMEDIATI, BRUTALI, MARCI.

Segnatevelo come l'album da ascoltare prima di fare la nanna, quello da cantare sotto la doccia, quello mentre si fa il soffrittino aspettando che cuocia la pasta, quello per scopare, quello per camminare sotto la pioggia con le braccia aperte e la faccia in alto. Quello dei sentimenti. I sentimenti del nulla. 


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