domenica 19 gennaio 2014

Orange come se piovesse.

Come spiegare un titolo del genere? Non ne ho idea, infatti non lo spiego.

Sempre bella.

Secondo post di questo bel 2014. Bello? Sì dai, pioggia esclusa. Bello perchè si fanno un sacco di belle cose musicali, si suona e si ascolta!

Dopo il rituale di depravazione e destrutturazione musicale, a cui ci hanno oramai abituati gli Zeus!, il secondo concerto dell'anno è qualcosa di assolutamente diverso. 
Sto giusto ascoltando un bel 10'' comprato alla serata, DISCOMFORT - SCORN. Scrivendo assolutamente senza alcun tipo di logica, i Discomfort sono il gruppo che senza dubbio ho trovato più affine ai miei personali gusti e, a dirla sinceramente, anche il gruppo per il quale ho deciso di partecipare alla serata. 
Questa affermazione è stata, ovviamente, smentita proprio ieri sera, dalla semplice realtà dei fatti. La realtà dei fatti, per un tipo di musica come questa, per chi non lo sapesse, suona più o meno così:

1 - L'HC LO DEVI ASCOLTARE. 
2 - L'HC LO DEVI ASCOLTARE DAL VIVO.
3 - VAI AI CONCERTI.

Io credo che questi tre concetti siano un mantra per chiunque. L'HC può, effettivamente, risultare indigesto alle volte, sono il primo ad ammetterlo ma, credetemi, c'è tutto un mondo dietro, non solo musicale. Provare per credere.

Torniamo alla musica facendo un piccolo resoconto storico dell'approccio alla serata. 
I fase: un tot di tempo fa vedo, sulla pagina facebook del Cas'Aupa (sempre di quello si parla), un evento dalla forte carica di fighezza: tre gruppi HC della scena Nord - Est (molto più est in realtà), tutti assieme un bel sabato. La cosa mi tange e non poco.
II fase: un tot di tempo fa ma un po' meno di prima, vado a vedere un po' su bandcamp come butta la cosa. Disagio. Gli ultimi li ascolto di sfuggita perché già andavo sul sicuro ma, sopratutto gli Ivan! gruppo goriziano - triestino HC oldschool, mi fanno capire, sul momento, che la serata sarà principalmente incentrata su HC oldschool, quello dritto, cassa - rullo - cassa - rullo, cantante pompato che si muove in cerchio fra la gente dicendo parole a caso e casino casino casino casino. Inoltre la registrazione degli Ivan!, senza entrare troppo nei dettagli, mi lascia un po' perplesso.
III fase: una serie di eventi concomitanti molto piacevoli mi portano comunque a udine la sera dell'evento. Approfitto per rinnovare la tessera ARCI (fatela dai non costa nulla) e vedo un po' come butta la serata.
IV fase: tutta un'altra cosa. 

Pariamo dal principio: arriviamo, paghiamo, facciamo le tessera, incontriamo un sacco di gente, beviamo cose, parliamo, chi fuma, chi no. La prima cosa che noto, con molto piacere, è la presenza di un bel DIY distro, quelli HC proprio, origine veneto. Bello perchè, oltre che essere Distro e ovviamente vendere tutta una serie di dischi anche popolari, è anche etichetta e, di consecutio, si portava dietro uno scatolone con le proprie produzione, fa sempre piacere vedere queste cose!
Oltre al distro il sempre bello banchetto dei dischi delle band sul palco. Passaggio obbligato dopo.

Mentre ci guardiamo attorno, il gruppo opener, i Border Bastard stanno per completare il loro show (sì, è sempre brutto arrivare tardi).

Proprio loro.

Visto che non li avevo mai sentiti sono andato a recuperare alcune info sull'internet. I link proposti sull'evento facebook della serata (in particolare l'agognato link su facebook) mi hanno condotto a frustranti punti morti, tranne, stranamente, il link ReverbNation, proprio questo qui.
In questo piacevole quanto inaspettato modo, scopro che i suddetti sono originari di Trieste e che, attivi dal 2009 circa, hanno collezionato un bel po' di date, sia nella loro zona, sia nella vicina Slovenia.
Finite le info anagrafiche passiamo un po' all'analisi musicale. Prima cosa fondamentale, mi sono piaciuti. Mi sono piaciuti molto devo dire. Quello che loro propongono è una miscuglio di serrate ritmiche punk (squisitamente punk) e elementi più Metal, chiaramente sempre filtrate nell'ottica "più veloce è meglio è". Diciamo che fanno i Motorhead, tanto per dare un riferimente tangibile. Dicendo così, certo, includo tutti gli elementi di rapidità punk e violenza Metal (veloci assoli compresi) ma, al contempo, escludo una loro caratteristica molto importante, il Cadenzato Mid - Tempo Stoner. Questa cosa la dico perchè l'ultima canzone, una delle 3 che sono riuscito ad ascoltare, possedeva, nel finale, quel classico ritmo cadenzato da mega barbuto - capellone, tipico dello Stoner più desertico (tanto per capirsi).
Voto finale: bravi. Per avere un bella idea su cosa facciano effettivamente (non sono ancora in grado di spiegare le cose con molta disinvoltura) il link a RN è molto utile.

Pausa birra, pausa stizza, pausa e basta. Cose, incontri, persone, tempo per gli Ivan!Devo ammettere che tutti i gruppi con un ! mi attirano molto, diciamo però che gli Ivan! non fanno proprio il mio genere preferito. Questo per fortuna non significa molto.

Logo super.

Dunque gli Ivan! dicevamo.
A costo di ripertermi: l'HC quello dritto non mi sconfinfera particolarmente. L'idea di sentire per 20 minuti scarsi un ritmo unico, chitarra unica, basso unico, cantato incomprensibile, cori incomprensibili, gente che muore nel pogo, birra, rutti, bestemmie, diciamo che non mi attira particolarmente.
Questo accade solitamente.
Ieri è stato diverso.
Nella fase II analizzata prima, sono andato su BandCamp è ho ascoltato qualcosina: come già accennato buio totale.
Ragazzi, perché dovrei dirvi di andare ad ascoltare un concerto HC se poi sono il primo a dirvi che fa cagare? Perché signori miei questa musica va sentita da VIVO. Altrimenti non ha molto senso. Gli Ivan! ieri sera hanno davvero spaccato tutto. Era tutto giusto, il ritmo, la chitarra, il basso, gli stacchi giusti al momenti giusto, le pause i feedback, il cantato, il cantante, la gente che pogava davanti al palco. Tutto molto bello.
Diciamo che questa è una mia riflessione emotiva sullo stato del concerto ma, se dovessi raccontarvi come sono, cosa fanno, questi fantomatici Ivan! vi direi, senza alcun dubbio, Punk - HC di quello fatto bene, suonato bene, cantato bene, pensato bene.
Io comunque lo ripeto, non sono né un amante, né un appassionato del genere quindi, oltre a consigliarveli come mia personale esperienza, vi link la pagina di BandCamp, ovvero questa qui.
Una cosa davvero speciale che ho notato: gli Ivan! hanno fatto delle bellissime cassette con il loro ultimo Ep, davvero apprezzate dal sottoscritto ma che, per motivi economici, non sono riuscito ad acquistare. Alla prossima dunque, Ivan!

Altra pausa, altra birra, altra stizza. Altre cose e altre persone, incontri vari, tempo per il disagio.
Discomfort.
Allora, parliamoci chiaro, già uno che sia chiama Discomfort merita della considerazione, se poi mi fa quello che fanno loro siamo benissimo proprio.

Si vede male.

Un un logo niente male.
Ad ogni modo, i Discomfort definiscono la propria musica un concentrato di Metal - HC Dirt, molto sporco e cattivo. In effetti la cosa è molto calzante nel senso che, ascoltando il grattare rabbioso della chitarra (Strato?), l'urlo soffocato del basso, batteria incalzante e strazianti gemiti vocali, quello che salta all'orecchio è proprio descritto nella definizione che il gruppo dà di sé stesso.
Quello che però mi sento davvero di aggiungere è l'incredibile somiglianza con i Converge (primi dischi ma anche no). I Converge sono un gruppo Metal - HC che ha un po' rivoluzionato il suo genere portando elementi di virtuosismo e di illuminato songwriting all'interno di un genere molto istintivo come l'HC.
Mi ricordano i Converge sopratutto per la forte carica vocale e per le linee strumentali al limite con la complessità Grind o Core. Molto molto apprezzati.
Quello che bisogna ricordare di questi ragazzi (perché ragazzi sono alla fine) è tutto quello che va oltre alla musica. Ne parlavamo giusto prima, l'HC è un modo di vivere, un modo di porsi nei confronti della vita e delle problematiche. Loro lo fanno con dissacrante aggressività e questo io lo adoro. E' davvero meraviglioso trovare gruppi che riescono a fondare la musica con deviazioni artistiche parallele (o perchè no, divergenti come la musica e il video), riuscendo a creare un'immagine di sé davvero molto complessa. Intendiamoci, se la musica fa cagare tu poi fare quello che vuoi ma resti un gruppo di merda.
Comunque. I Discomfort hanno fatto un bellissimo 10'' che ho la fortuna di possedere: cartonato, bellissimo art-work, foglietto interno con testi e grafica, adesivo e disco nero 10'' appunto.

Molto molto molto molto bello.

Di quello che contiene ne abbiamo parlato prima.
Ci tenevo però a darvi un piccolo assaggio di quello che intendo con "fondere la musica ad attivà artistiche assolutamente divergenti (ma anche no)".

Pasta con la violenza

Questa la potete facilmente reperire sulla pagine facebook dei Discomfort appunto. Secondo la mia visione delle cose rappresenta la loro capacità di trasmettere il messaggio NON solo con la musica. Sublime.

Tanto per non essere da meno vi allego un'altra mia fatica animata, sempre con il caro Bonolis! come protagonista.

Kinderolis!

Questo post è stato ispirato, pensato, scritto, corretto e ammirato, sotto la guida spirituale di:

Tons - Musineé Doom Session - First Track
Truckfighters - Desert Cruiser
Border Bastard - Mainline
Lomas - Claudio Bellei
Dalek - We lost Sight
Dalek  - Classical Homicide 

Nessun commento:

Posta un commento