lunedì 13 gennaio 2014

Mille storie.

Come ogni blogger che si rispetti devo assolutamente scrivere: "è davvero da tanto che non scrivo qualcosa ma, vedete, sono stato impegnato, ci sono state le vacanze di natale, gli esami e tutte quelle cose lì".

Adesso che l'ho detto, adesso che ho fatto il mio dovere, posso cominciare.

Queste vacanze di natale non sono state proprio il massimo, da un POV di tipo musicale: ho suonato poco e ho visto suonare praticamente solo i miei amici.
Per altri versi però è stato un periodo positivo: ho ascoltato un sacco di musica nuova, ho scoperto (ed era anche ora) un sacco di etichette e di siti di review e materiale musicale vario e, ovviamente, ho analizzato i bilanci di fine anno fatti da altri (io non mi permetto, ne so troppo poco).

Riprendo da dove avevo lasciato ieri pomeriggio. Ho cominciato questo post all'alba della partenza ad uno dei concerti da me più attesi: ZEUS! @Tetris - Trieste.

Concerto di domenica sera, strano ma fattibile, niente sorprese da quel punto di vista. La prima volta che ho visto gli ZEUS! è stato sempre al Tetris, nel 2012 però. 

BOMBA.

Sì, gli ZEUS! sono delle bombe. Sono delle bombe atomiche dirette ai vostri timpani. E anche ai vostri occhi, perchè gli ZEUS! si devono anche guardare. 

Metto questa perchè è piena di barba.

Allora facciamo un attimo di ordine nelle tante idee che affollano la mente. 
Gli ZEUS! sono in due, e fin qui ci siamo. Sono basso e batteria (non si era capita la mia passione per queste formazioni non troppo convenzionali?). In particolare Luca Cavina suona un Ibanez Atk dentro una pedaliera delle meraviglie e quindi dentro un MarkBass di quelli fatti bene proprio (collegato ad una cassa HOPE di quelle da venirsi nelle mutande più volte). Dall'altro lato del palco siede Paolo Mongardi, scheletrico quanto fulmineo batterista, a cui è affidato il compito di stuprare con estrema gentilezza una batteria posseduta da qualche strano demone sumero. 

Tutto questo ben di dio è condensato in due lavori estremamente ben confezionati, editi a distanza di circa 3 anni, il primo nel 2010 e il seconda nel 2013, che ho, da ieri sera, la fortuna di possedere. 

Del primo lavoro conservo ancora gelosamente, da qualche parte, una stupenda recensione di MetalHammer (!) in cui una delle mie collaboratrici preferite della rivista (non ricordo il nome) li descriveva come "il duo che ha masticato di tutto, dalla classica al metal, al grind, al jazz, al prog, per poi risputare tutto in un quadro di creativa schizofrenia". Recensione interessante, per essere su MH.
Ad ogni modo il disco si chiama ZEUS! edito da una quantità di etichette non indifferente (credo di non sbagliare dicendo Bar La Muerte, Escape from Today, tanto per dirne due) - 2010.

Copertina di quelle che non dimentichi.

Il primo disco degli ZEUS! è effettivamente una cosa che non dimentichi tanto facilmente. Un folle concentrato di qualunque cosa, ingarbugliato e velocizzato di, almeno, 666bpm. Roba da rimanerci. Tutto questo potrebbe farvi pensare: "bella merda è come ascoltare le discografie intere sovrapposte di Bologna Violenta". E invece no. Nonostante ai più possa risultare effettivamente un disco per nulla facile da metabolizzare, mantiene un sacco di melodia e di groove: il riff di GrindMaster Flesh ha in sè qualcosa di assoluto, nella sua evoluzione dispari, fino allo sfinimento. 
Discone degli anni che furono.

Il secondo lavoro si chiama OPERA edito da non ricordo chi e pubblicato nel 2013, proprio così, l'anno scorso. 

Bellino sì.

Questa è la mia personale versione in vinile, comprata ieri sera per la realmente modica cifra di 12 euro. 
E' un bellissimo oggettino di vinile GIALLO. Si cazzo è proprio GIALLA. Fichissimo. E quella grafica - labirinto centrale, giallo su nero? Fichissima. 

Il contenuto riprende il solco lasciato dalla prima fatica, senza dubbio, ma in questo caso le canzoni sono più stratificate e, laddove il primo disco era euforia e sudore allo stato puro, qui si cerca di avere una visione un pelo più ragionato. La differenza si sente. Ci sono anche un sacco di collaborazioni, un Theremin. Bello anche questo ma, se devo essere sincere, ZEUS! contiene dei passaggi davvero da strappabudella, sarà anche che OPERA non l'ho ascoltato ancora con attenzione. 
Il concerto di ieri sera mi è piaciuto molto. La cosa che mi ha davvero fatto piacere è stato l'incredibile afflusso di persone nel piccolo circolo. 

Devo ammettere però che quando li ho visti la prima volta ho stretto i denti tutta la durata del concerto per evitare di venir risucchiato nel vortice di tempi dispari e dissonanze fuori di testa. 
Ieri non è stato peggio, non ho detto questo, è stato diverso, è stato un concerto contemplativo più che destruente il tessuto cerebrale. Diciamo che in questo genere di cose ci vuole sia un momento che l'altro. 

Vi ricordo molto brevemente che il bassista suona anche con la superband Calibro 35 di cui parlermo, spero, un giorno.
Il batterista invece suona (sempre la batteria) in uno dei miei gruppi preferiti, i Fuzz Orchestra, gruppo incredibilmente valido che tratteremo prima o poi (la prossima volta che li vado a vedere, ovvero fra poco). Sempre il batterista suona anche con i Ronin, altro gruppo italiano decisamente seminale per una certa scena squisitamente post, in cui milita, credo come chitarrista, il batterista minimale condiviso da OvO e Bachi da Pietra.

Oh ragazzi vi ho messo tanta di quella carne al fuoco che potete stare ad ascoltare nuova musica per almento... 2 minuti.
Vi lascio con una mia piccola creazione animata: mi sto cimentando del collage creativo e nella produzione di .gif. Divertitevelo. 
Vi metto anche la solita compilation dell'ispirazione.


Pensato scritto e riletto sotto l'ipnotico effetto di:

Black Heart Rebellion - Ultimo Album devastante
Deicide -  Ultimo album bello rapido
Un album italiano del 2013 con un letto e una finestra - carino finchè non giocano a fare i Massimo volume.

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