mercoledì 24 settembre 2014

VEO.

HO VISTO UOCHI TOKI

Ed è stato circa come quasi quando ti martellano i timpani con un martello pneumatico. Completamente diverso da quanto atteso. Anzi no, forse un pochino così lo attendevo anche. Comunque decisamente diverso. Ricordate che diverso non vuol dire peggiore o migliore, vuol dire semplicemente diverso. Nulla più nulla meno. 
Come ve li immaginate gli Uochi Toki dal vivo? È una domanda piuttosto complesso, almeno per me. Diciamo che, da quanto ricostruito su vari video o da testimonianze, me li aspettavo molto molto molto molto parlati. Invece la maggior parte della performance è stata dominata da una cosa che non credo gli Uochi Toki fossero in grando di fare così magnificamente.

IL DRONE

Beh, diciamo che sospettavo che fossero in grado di farlo magnificamente ma dal sospettare all'esserne certi il passo è molto più lungo della gamba. Diciamo solo che, nel concerto che ho visto, il DRONE è stata la parte predominante. 

Si donna, piangi

Drone dicevamo, la più alta espressione di compattezza artistica e musicale, una delle poche cose che ormai riesce a farmi alzare dalla sedia quando ascolto musica. Non sto parlando di un intero disco di rumore denso e melmoso, piuttosto di brani strutturati nel cui contesto, nei cui anfratti, si celino piccoli gioielli di rumorosità allo stato puro. 
Perfetto esempio di questo mio attuale stato d'animo è proprio Uochi Toki. In tutta la sua carriera il combo ha esplorato i limiti del suono e della voce (in maniera più o meno marcata. intendiamoci). I due hanno generato delle contraddizioni (poi divenute dogma) nel mondo della musica parlata, spostando l'asticella della qualità anni luce lontano da tutto e da tutti. Per fortuna. 

Dai, abbiamo già affrontato questo argomento ma, parlandone chiaramente, l'HIP HOP, il RAP e tutti quei generi musicali lì sono MERDA. Cioè dai, veramente MERDA. 
Ok, merda è una parola grossa. Ve lo concedo. Ma non vi concedo certo il fatto che siano vuoti, privi di contenuto, privi di pathos o di emozioni. 
Non importa, non sono qui per tirare merda su tutti ma per parlare benissimo di qualcuno. 

Uochi Toki nasce dalla mente di due individui particolari Napo y Rico. Quello che è venuto dopo non lo scrivo, ve lo andate a leggere da un'altra parte, magari sulla loro pagina, molto valida e con un sacco di spunti interessanti: semplicemente una raccolta di informazioni tratte dal web su di loro. Un ottimo modo per approcciarsi al problema "il nostro sito".
Ad ogni modo quello di cui voglio hablare sono tre dischi particolarmente importanti per me quanto per loro (credo).

Piccola parentesi: Oltre a scrivere da un paese che non è più il mio (ma mi ci sto abituando), scrivo con un nuovo computer e devo dire che la cosa è molto stimolante, soprattutto perchè riesco, finalmente, ad ascoltare cose su bandcamp - altri siti, cosa che prima mi era preclusa. Chiusa la parentesi. Comunque sì è proprio bello scrivere con questo computer, di nuovo.

I tre dischi di cui voglio hablare sono, in ordine rigorosamente cronologico di mio incontro con ellos: 

"Cuore Amore Errore Disintegrazione" + "Libro Audio" + "Cystema Solari"

Direi che possiamo partire tanto cazzo frega, abbiamo tutta la notte e domani non c'è neanche lezione. Meglio di così, si può stare sicuramente un po' meglio ma dai accontentiamoci. 


Eccolo qui, in tutto il suo B/N splendore. Cuore errore amore disintegrazione (che da ora chiameremo in altro modo perchè così è troppo lungo) è un disco particolare. Le lunghezza delle tracce non c'entra un cazzo con il contenuto, ve lo assicuro. Come già accennato precedentemente, questo disco deve essere ascoltato necessariamente tutto d'un fiato (almeno la prima volta dai), altrimenti perde completamente di senso. Ve lo giuro.
Il disco parlo del viaggio del protagonista, un mago nel comprendere i meccanismi alla base delle cose e dunque un manipolatore della realtà e delle connessioni dell'esistente, che si scontra con delle difficoltà fino a raggiungere l'acme e... beh cazzo ascoltatelo e non rompete il cazzo. 


Come si può evincere dalla copertina questo è libro audio. Quando scoprii uochi toki, tutto contento, pubblicai il video youtube completo di quell'album lì con il nome lungo, su facebook. La risposta fu: se non conosce Libro Audio sei fortunato a poterlo ascoltare per la prima volta, goditi questa possibilità. In effetti è esattamente questo, anche se, a posteriori, sono contento di aver avuto la prima volta per quell'album con il nome lungo. 
In ogni caso anche questo una botta notevole considerando che sono non so quante canzoni tutte a loro modo dei piccoli gioielli. Ognuna racconta una storia, legata o meno alle esperienze e alle vicissitudini dei protagonisti sonori. Un ottimo disco con una spina dorsale notevole. 


Passiamo all'ultimo. Un disco la cui uscita ho aspettato con curiosità ma non con ansia. Non è uscito in free purtroppo e addirittura non ho avuto il coraggio di cercare e scaricare. Un capolavoro, c'è poco da fare. Con questo split il livello della musica si è alzato almeno un pochino. Parliamo di una cosa fuori da ogni schema, parliamo di qualcosa di NUOVO. Molto strano è trovare qualcosa di nuovo nella musica, purtroppo anche se, posto questo, quando qualcosa di nuovo viene fuori è sempre molto emozionante e gratificante. Forse la merda che circonda la cioccolata serve a qualcosa. 
Fatto sta, Nadja è un progetto di musica doom - drone - noise ma poco doom dai originario in canada ma in stanza a Berlino (credo). Il tutto (in questo particolare disco) si appoggia ad una chitarra filtrata da mille cose strafighe e probabilmente costosissime (ma forse no). Questo per quanto riguarda la parte Nadja.
Uochi toki crea i soliti muri di suoni poliritmici con le batterie elettroniche i sample e l'analogia noise e ci canta sopra. Cantarci sopra è però riduttivo, decisamente riduttivo.
Canta in Francese, Latino, Inglese, Italiano e credo (ma ora viene un dubbio) anche in spagnolo. La struttura della frase varia e diviene qualche volta anglosassone qualche volta latino - mediterranea, creando nell'ascoltatore quella soffusa sensazione di star percependo qualcosa ma di non riuscire a definirlo. 
Tutto sotterrato da una MARE di drone libidinoso e denso come solo due progetti musicale di questa caratura sanno fare. La storia che si racconta qui non ve la dico neanche sotto tortura. Fatevi un favore e andatevela ad ascoltare.


Mi ero dimenticato che c'è anche un altro disco che mi piace molto degli Uochi Toki. Si collocherebbe a metà fra Nadja e libro audio ma vabbè, ormai ho già scritto tutto quindi fottetevi, 
Questo particolare disco è fortunatamente uscito SOLO in versione vinilica ma, sfortunatamente è finito (si poteva comunque trovare solo a concerti a cui non sono stato). 
Si chiama ovviamente Macchina da Guerra. Un titolo che è tutto un programma visto che si adatta perfettamente a quello che vi è contenuto: VIOLENZA PURA. Le parole e la musica si scagliano contro tutto e tutto, vomitando sentenze perfettamente appropriate in ogni caso, mai banali, mai errate. Come quando ascolti qualcosa è dici: "cazzo è esattamente quello che penso io ma non sapevo come esprimerlo fino ad ora". Questa cosa con Uochi Toki, ve lo assicuro, vi succederà continuamente. Esattamente quello che cercavo quando ho scoperto questo gruppo.

Mi scuso, rileggendo il tutto mi sono accorto che l'intento iniziale probabilmente era quello di parlare della performance live degli uochi. Probabilmente il fatto di aver continuato questo piccolo scritto a posteriori me lo ha fatto decisamente dimenticare. 
In ogni caso, sempre rileggendo il tutto, mi sono accorto che la cosa non è poi così rilevante, dopotutto le prime righe dicono tutto quello che POTETE sapere. Il resto, ovviamente, dovete scoprirlo da soli. 
La scoperta di una cosa è un passo fondamentale, sopratutto nella musica. Io posso anche dirvi "questo gruppo è figo" oppure "dal vivo è veramente figo" ma la cosa che ci differenzia è che io l'ho "ascoltato - visto" mentre voi ancora no.

AVETE DI COLMARE IL GAP

SE VOLETE.

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