lunedì 16 dicembre 2013

LSB LS.


Mentre ieri scrivevo il post sui Bongong in Action, mi è venuta voglia di riascoltare un Lp, secondo me meraviglioso, acquistato un po' di mesi fa e targato LE SINGLE BLANC (LSB).

Questa immagine non c'entra assolutamente un cazzo
ma desideravo inserire qualcosa di assolutamente privo di senso.

Comunque.
Come ho scritto nell'ultimo post, sabato ho visto i Bongong. Parlando e discorrendo con il batterista ho scoperto che in quel di Taranto, loro terra natale, c'è una fiorente scena musicale assolutamente FOLLE: ci sono loro (che folli sono, e alquanto), ci sono i Don Vito (già analizzati, tedeschi ma legati alla scena), ci sono i Cannibal Movie, ci sono in generale i gruppi dell'etichetta Lemming Records. Ci sono anche i Le Spritz (LS), combo punk - noise - core promettente e alientante, facile paragone con una certa scena anni '90.
I Le Spritz conoscono molto bene i nostri Le Single Blanc, li conoscono talmente bene da aver assieme prodotto un bel 7'', da me acquistato proprio sabato.
Ok, è un bellissimo split, per carità, ma più che dai Le Spritz, la mia attenzione è ritornata sul POWER trio francese che, con la loro MIC MAC, catalizzano un po' tutte le attenzioni del piccolo disco.
La parte dei Le Spritz è davvero grezza, quasi low-fi, addirittura troppo caotica per me, ma vabbè, altre loro produzioni probabilmente hanno più definizione e spessore.
Approfonditeli comunque ragazzi perché meritano. Probabilmente ora che ho posto l'attenzione su un'ottima scena musicale, farò un'analisi più approfondita, datemi il tempo di studiare per benino.

Parliamo dell'argomento in questione. 


Questi sono proprio i LSB.
Di speciale e entusiasmante hanno invero un sacco di cosine. 
Partiamo di come è fatto il gruppo: 2. 2. 2. 2. 2. CAZZO 2 BASSI. Che uno dice, già il basso è lo strumento del male, me ne devi mettere addirittura 2?? Certo, viene fuori davvero una figata.
In realtà la cosa figa è come li usano questi bassi: uno (quello a destra nell'imago) è una sorta di basso tradizionale (spesso ma non sempre), l'altro (quello a Sx nell'imago) è un produttore di linee distorte, sincopate, incostanti, pazze, incredibili.
La cosa veramente incredibile è come tutto ciò che i due bassi producono, lo producono assolutamente assieme, non c'è un momento di rottura, anche se le linee sono completamente dissincrone o dissonanti, ascoltare per credere.
La batteria è poi qualcosa di unico. Il signore batterista è uno che suona Jazz, si vede dal tocco, si vede dalle movenze si vede da tutto MA non si sente assolutamente nella musica. Quello che fa a casa sua è un conto, quello che lui fa con i LSB è un altro e si chiama GROOVE, GROOVE PURISSIMO.

Tutto assieme questo amalgama produce un sacco di effetti strani.
I LSB fanno davvero un sacco di musica diversa, spaziano dal noise più melmoso, al grind più rapido e deleterio (Zeus per dirne una), propongono linee Funky tutte da ondeggiare, sanno far ballare, sanno far pogare, sanno scuoterti con linee aritmiche e sincopate.
Tutta la musica è poi condita da una voce incredibile: il tipo barbuto che vedete nella foto sfodera un falsetto invidiabile, urlando parole in una lingua sconosciuta, amalgama di francese con qualche idioma antico di una terra perduta.
Il tipo non barbuto non è da meno.

Dal vivo potete facilmente immaginare come tutto questo si fonda con un'incredibile effetto visivo.
Io loro li ho visti sempre al sopra - sottocitato Cas'aupa.

Parliamo delle produzioni.
I LSB hanno fatto un sacco di dischi ragazzi, davvero un sacco un sacco. Tutte le produzioni sono validissime e, ovviamente, in tutte trovate il venefico mix musicale descritto sopra.
Io sono un felice possessore di una copia in vinile del magico Aoùtat (la u con il ^) di cui vi posto qualche foto.

Questo è il carinissimo ArtWork, molto spaziale.

Questo è l'altrettanto carinissimo Artwork posteriore,
con tutte le canzoni sparate fuori da un insetto gigante

Ok questo è davvero troppo.
 LSB, con questa avete vinto su tutto. Altro che Gate Fold.

Ok, dopo la carrellata di immagini sul loro ultimo disco, non mi resta che reindirizzarvi alla loro pagina web, che merita sicuramente una menzione per l'incredibile quantità di effetti pazzi e destabilizzanti.

Proprio QUIDL

Conclusioni: come facilmente immaginabile LSB ti spaccano la faccia durissimo.

Colonna sonora!

Zu - Carbon
Le Single Blanc - Tutto Aoutat
Les Single Blanc +  Les Spritz - Splittone rosa

domenica 15 dicembre 2013

Bogong in Action e altre storie.


Oggi parliamo di tante cose: di un gruppo, di altri gruppi (un po' di meno però), di una serata, di alcune buone pratiche di esistenza. 
Dopo vi posto anche la colonna sonora di questo post.

Partiamo dal principio. BOGONG IN ACTION


Sì, sono proprio questi cari ragazzi. Ieri sono andato a vederli in uno dei circoli A.R.C.I. chiave nella mia regione (sopratutto per un certo tipo di musica), il CAS'AUPA. Ne parleremo magari un giorno, merita davvero.

Bogong in Action dunque, power trio DUE chitarre e una solida batteria. 
Mi fanno sempre impazzire queste formazioni non convenzionali (parleremo anche di questo importantissimo argomento), sopratutto quando parliamo di un genere IMMENSO come il NOISE - ROCK (mooooolto noise poco rock a dire il vero).
Un po' di info: io loro li ho scoperti attraverso la mia rivista di divulgazione musicale, RUMORE (parleremo anche di RUMORE prima o poi). Il suddetto giornale possiede una simpatica rubrica di MEZZA pagina, sulle realtà italiane circolanti. Uno si domanda, MEZZA CAZZO DI PAGINA? In effetti è un po' pochino MA, considerando che recensisce un sacco di gruppi (anche italiani) e spara un sacco di articoli esclusivamente incentrati sull'Italia (come lo storico articolo "ITALIA OCCULTA"), direi che posso anche accontentarmi.  

Torniamo alla narrazione: vedo i Bogong in Action su rumore, leggo la descrizione, penso: "Interessante", me ne dimentico venti secondi dopo. PECCATO sarei andato subito ad approfondire. Invece succede che, una settimana fa, la pagina facebook del suddetto Cas'aupa, pubblica l'evento di ieri sera. Approfittiamo per conoscerli meglio.

Power trio dicevamo, due chitarre una batteria. Fin qui quasi tutto bene. Da un punto di vista biografico sarebbe sicuramente utile notare come i tre siano molto vicini (anzi direi quasi attaccatissimi) ad una scena noise - math - core - grind - assurdamente folle, tutta italiana, anzi, quasi esclusivamente meridionale. E MEGLIO COSÌ CAZZO. Al nord fanno solo merda metal - core, almeno laggiù ti spaccano la faccia con sincerità (e sono pure simpatici).
Tanto per citare qualche nome, DON VITO (tedeschi ma molto vicini alla scena) che, a detta dello stesso batterista dei Bogong, "sono come noi ma più math" (vero), LE SPRITZ (dopo facciamo una piccola digressione in merito), CANNIBAL MOVIE, con cui i Bogong condividono i batterismi (e se si sente cazzo), LE SINGLE BLANC, francesi ma molto molto molto vicini alla scena.  Potremmo stare qui la vita intera ma ci limitiamo ai nomi qui citati.

Discografia Essenziale:

Un bellissimo Disco (uscito solo in compact purtroppo) dal titolo MAHALO. Bellissimo disco che potete benissimo cercare su bandcamp da soli, senza che io mi sprechi a cercarlo per voi.
Cosa ha di bello questa uscita? Perché è un gran disco? 


La copertina è una bomba, ok.
Ci sono alcune cose a cui forse potete arrivare da soli: il fatto di avere due chitarre e BASTA li fa assoluti paladini delle altissime frequenze e delle dissonanze più malate.
Fuzzzzoni a palate, linee di chitarre assolutamente senza senso ma sempre, in qualche modo, precise, tempisticamente ineccepibili, un sacco di octaver strani e destabilizzanti.
Eh sì, c'è anche la voce ed è una voce assolutamente folle, non in evidenza, quasi in sottofondo, ti scava proprio dentro, te ne accorgi quando è troppo tardi: urla, parole soffocate, cadenzate, rapide, piene di rabbia oppure disperate.
Tutto questo è racchiuso in un quadro di assoluta precisione percussiva. Mi spiego, ovunque, in qualsiasi brano, scavando nel marasma noise che ti deturpa le orecchie, è possibile riconoscere una precisa e perfettamente pulita linea di batteria. Un esempio assolutamente calzante: 

http://bogonginaction.bandcamp.com/ 

Basta ascoltare la prima traccia dell'album, SILVER TEETH, per capire di cosa sto parlando. 

Poi hanno fatto un ottimo splittone con i sopracitati DON VITO, anche loro (teutonici) paladini di un super - noise - rock contaminato da qualunque cosa.


Beh la copertina è una bomba atomica ovviamente.
Oltre a questo è sicuramente un prodotto ben confezionato, il package è essenziale e diretto, cartonato apribile che rivela un bel 45 rpm nero, onesto.
La musica che c'è dentro è una bomba:
I bogong suonano le malatissime (ascoltare per credere) No way e Fucking Change, i Don rilanciano con Fuk Gumruk, Gps is not Punk e There will be Snops.
Un disco rapido e violento.
Come accennato prima i Don suonano sempre un malato noise rock ma lo infarciscono di ritmiche più ripetitive e complesse rispetto ai Bogong. Molto molto validi.

Ultima cosa da dire, anche se me ne vergogno un po': i cari ragazzi hanno fatto un primo album che purtroppo non ho ancora ascoltato e, di conseguenza, non ve ne parlo. Vi metto l'artwork così vi fate un'idea!


Non mi sembra ci possano essere dubbi sul contenuto.

Ultime precisazioni:

Tutti questi gruppo escono per una portentosa etichetta denominato LEMMING RECORDS, la potete facilmente trovare su soundcloud e farvi una bella idea, produce di tutto, dall'art rock al noise, al math core alle cose occultissime. 

Ieri mi sono accorto di quanto sia bello andare a questo genere di concerti. Per questo genere di concerti intendo i concerti in circoli o comunque in situazioni molto ristrette, quasi intime. Poche volte mi concedo un concerto in una grande Hall.
Quello che mi piace di queste situazioni particolari è il contatto. Molto delle informazioni che potete leggere qui sopra, le ho reperite DIRETTAMENTE  dalla voce del batterista dei Bogong in Action.
Un consiglio: andate nei circoli musicali della vostra città, fate vivere queste musica e createvi gli incontri, parlate, dialogate.


P.P.S.: ho notato la buonissima abitudine da parte di gruppi come questo, di portare con sé un piccolo cestino con alcuni dischi. Ieri sono riuscito a beccare questa piccola perla: 


Splittone dei Les Spritz (scena noise - math relata ai Bogong e alla Lemming, origine sicula) con i loro amici francesi super mega Le Single Blanc. Visti sempre al Cas'Aupa, quest'ultimi sono davvero molto particolari e validi: due bassi una batteria.
Approfondite anche se, molto probabilmente, un piccolo post potrei trovarlo anche per loro!.

Colonna sonara:

Ty Segall e la sua bella band: canzoni varie.
Battles: canzoni varie.
Cannibal Movie: mangiati vivi (che bomba).
Bogong in action: Silver Teeth.

giovedì 12 dicembre 2013

Mombu!

Oggi vorrei raccontarvi dei Mombu.
I Mombu sono un duo, un duo molto particolare, Sax Baritono e Batteria. Una bomba insomma.
Luca T. Mai, ENORME Sax Baritono, una potenza. E' un nome assolutamente conosciuto nella scena jazz free core grind noise (?) italiana: è stato infatti il geniale ideatore delle linee di Sax negli Zu. Facile facile proprio, una garanzia. Torneremo sugli Zu poiché troppo importanti.

ZU 



L'altro componente è Antonio Zitarelli, batterista a dir poco TENTACOLARE, ipnotico ma sopratutto istintivo senza però mai dimenticare la scuola a cui appartiene, quella di un free jazz contaminatissimo portato avanti dalla sua precedente formazione, i NEO.
Per quanto riguarda i NEO trovare dei riferimenti è più difficile ma, vi assicuro, meritano.
Trovate riferimenti - discografia essenziale - informazioni - live - pure qualche video che non guasta - proprio qui
Ah sì, l'ultima loro produzione l'ha missata Steve Albini (non ho detto proprio niente).

Perchè vi parlo proprio dei Mombu?
Essenzialmente perchè li ho visti, due volte.
La prima volta è stata il 21 dicembre 2012, circa un anno fa, a TS (Trieste) nell'ormai "Punto-di-riferimento" Tetris.
La seconda volta li ha visti nella bassa bassa bassa inoltrata est friulana, zona Ronchi - Monfalcone, precisamente al DobiaLab, una sera d'agosto.
Entrambe le esibizioni sono state magiche ma devo dire che la seconda, quella al DobiaLab, mi ha davvero impressionato.
Forse anche perchè ho recuperato questo:


Ma anche perchè ero decisamente più in Mood per un concerto del genere.
Eh sì ragazzi, i Mombu necessitano un certo Mood personale, ma anche una certa atmosfera di fondo.
Tutto questo al Tetris c'era, ma un po' di meno.
A DobiLab c'era eccome: c'era la gente, c'era la giusta location e c'era Hybrida che metteva su le diapositive OVUNQUE, c'era persino una registrazione super di 4 volti (i volti del DobiaLab), proiettata sul muro della casa di fronte.

Quindi, quando andate a vedere i Mombu assicurativi che tutto sia in ordine, sopratutto voi.

Non siamo qui per parlare della Musica?
Se non vi siete ancora documentati vi faccio un descrizione.
Occhio che i Mombu sono uno dei miei gruppi preferiti e possiedo la loro discografia essenziale gelosamente in vinile, quindi, non serve neanche dirlo, sarò un po' di parte.

Ad ogni modo i Mombu suonano (da label) AFRO - CORE - GRIND - JAZZ, un genere che indossano con assoluta perfezione.
Afro - Jazz: ragazzi basta un occhiata alla strumentazione (sax escluso) per capire che qui siamo davanti a una musica particolare. I Mombu (in particolare T. Mai) possiedono una strumentazione caratteristica, ovvero percussioni e uno strano strumento tribale a corde ma sopratutto la suonano in modo caratteristico. Le ritmiche sono intense, violente, tribali ma sono comunque filtrate attraverso una complessità e una sensibilità jazz propria delle due realtà musicali di appartenenza.
Core - Grind: le prerogative ci sono tutte ma questi due aggettivi li lascerei solo per alcuni passaggi ispirati. Ripetizioni ossessive e riff macina ossa: pesati, vischiosi, oppure rapidi e tagliagola, tutto chiaramente da rivedere sotto la lente di un complesso e originale Afro - Jazz.

Disco: I Mombu hanno fatto 3 album (io ne ho solo 2 purtroppo) ovvero MOMBU - ZOMBI - NIGER più uno splittone (che devo ancora ascoltare in realtà ma mi dicono essere una bomba atomica) con Paolo Spaccamonti (altro Artista con la A) denominato appunto SPACCAMOMBU (è un vero e proprio gruppo in realtà).

Senza tediarvi con la descrizione di tutti i tre gli album dettagliatamente posso dirvi questo: documentatevi un po' su youtube o dove meglio vi trovate (vi do una mano anche io) prima di fare un eventuale acquisto. La musica dei Mombu, lo ammetto candidamente può non piacere, anzi, alcuni passaggi in tutte e tre le produzioni, alle volte, spiazzano anche me.
Detto questo è OVVIO che i Mombu non sono un gruppo da studio, sono un gruppo LIVE, ve lo garantisco, ergo, appena sono vicini a voi, andate a sentirli, non ve ne pentirete.
Facciamo un po' di info!



Questo qui sotto è il primo album, MOMBU. Uscito nel 2011, questa la tracklist.

Intro 253
Stutterer Ancestor
Orchias
Radà
Regia de Ocha
Mombu Storm
Kemi
Ten Harpoon's Ritual

Di queste bombe consiglio l'ascolto assoluto di Stutterer Ancestor, Orchias, Mombu Storm e Ten Harpoon's Ritual.


Questo è il Secondo album, ZOMBI, uscito nel 2012, non è altro che la versione vinilosa della prima pubblicazione, con l'aggiunta di una track (che non apprezzo molto per la presenza della chitarra) denominata "ZOMBI" appunto. Il disco non è gatefold purtroppo ma io impazzisco comunque per i vinili colorati, in questo caso è un rosso con venature più scure.
Ecco la tracklist:

Intro 253
Stutterer Ancestor
Orchias
Radà
Regia de Ocha
Mombu Storm
Zombi
Kemi
Ten Harpoon's Ritual

Ascoltate Zombi per sentire l'aggiunta di uno strumento "tradizionale".



Questa è la loro ultima uscita, del 2013 credo. NIGER. Come detto prima, anche questo ha un tiro da Mombu, niente sorprese ma, vi assicuro, questo non è un male.
Tracklist:

Niger
667 Steps Ahead of the devil
Adya Houn'to
MIghty Mombu
Carmen Patrios
Seketet
The devourer of milions

Ascoltatelo tutto, sopratutto Niger.

Insomma ragazzi, i Mombu = Cartoni in faccia.


Post pensato scritto e abbellito sotto la guida spirituale di:

Battles - Atlas
Battles - Alcuni Take Away
Karate - Parti di dischi

Mombu - Mombu Storm
Mombu - Zombi