mercoledì 3 aprile 2019

07.03.2019 - Revoxologia e Sec_



Come accennato nel post precedente è giunto il momento di mettere più carne al fuoco in questo contenitore chiamato "AcidoKdel". La prima, forse sproporzionata, esperienza di giornalismo musicale che mi ha visto focalizzarmi su Valerio Tricoli, mi ha convinto a seguire sul percorso tracciato cercando però di mantenere una continuità contenutistica. Per questo motivo ho scelto di declinare lo studio in chiave tecnica e elettroacustica, andando a parlare del Revox B77 attraverso la figura di Sec_ a.k.a. Mimmo Napolitano.

Molte delle informazioni qui presentate sono state reperite direttamente dal suo CV (che trovate, lo citiamo subito, sul suo sito personale Toxo Records - Sec_) e scorrendo semplicemente il Pdf mi rendo conto di essermi infilato in un altro ginepraio, al pari di quanto accaduto con Tricoli. Ce la faremo anche questa volta. 

Classe 1985, nato ad Avellino, non possiede una formazione musicale definita e accademica quanto piuttosto un percorso di studi filosofico (laurea e magistrale). Solo successivamente si interessa al sound engineering ma immagino per una definizione di competenze già acquisite in maniera autonoma. Il percorso di studi potrebbe essere tema di riflessione: molto spesso artisti attivi nella multimedialità e negli ambienti d'avanguardia possiedono forti competenze filosofiche (in questo caso culminate con laurea e magistrale); mi piacerebbe capire come la formazione universitaria possa indirizzare la creazione artistiche o comunque come si interfaccino le due cose. 

Perché Revoxologia? Esiste un forte parallelismo con Tricoli ovvero l'utilizzo del Revox B77 come principale strumento di espressione. A differenza di Tricoli, Sec_ utilizza altri mezzi comunicativi che vanno da macchinari autocostruiti a laptop e a televisioni, creando quindi una più spiccata multimedialità rispetto al musicista Palermitano. Parleremo delle singole tecniche e tecnologie mano a mano che si paleseranno, nel contesto dei dischi e delle performance. 

Per sintetizzare rapidamente il percorso artistico del nostro possiamo individuare alcune formazioni e progetti principali. Struttureremo poi la narrazione sulla base di queste suggestioni, giusto per definire un'architettura al post e evitare di perdersi. Molte delle uscite sono relative all'etichetta Toxo Records, di base a Napoli e gestita dallo stesso Sec_ .

- Weltraum: prima formazione in cui milita e con cui pubblica 2 dischi (un disco e un ep). Noise percussivo che già matura lo studio elettroacustico ma declinandolo in chiave distruttiva. Microsuoni al massimo del volume. Giuseppe Esposito e Luca Piciullo militano anch'essi nel progetto. Giusto per chiarirsi: "Weltraum play violent and elaborated music since 2003. Their research deals with rythmical blocks, but they are not rock music. Concrete sounds, metals, processed electronics and noise, all these elements mixed with a very intense and primitive drumming. The guitar, prepared with tongs and springs, is percussive and devasting too. There's no melody, nor meaning. Everything hammers"

- Endorgan: harsh noise, droni profondi, ritmi sincopati, violenza.

- Aspec(t): una delle formazioni più prolifiche di Napolitano. In questa formazione utilizza laptop, radio, Revox e strumenti elettronici autocostruiti. Lo accompagna Mario Gabola, sassofonista, esploratore di feedback e risonanze sia con il suo strumento che con elementi percussivi, e Maurizio Argenziano (già militante in varie formazioni impro/noise partenopee, fra cui A Spirale) alla chitarra elettrica preparata. Una buona sintesi la trovate, sempre dal sito Toxo Records, qui: "Aspec(t) works with electro-acoustic instruments, digital devices and systems of feedbacks and resonations. Their music shares the timbrical research and the execution control typical of some radical impro music, but meets the visceral intensity and the obscure poetic of the new aktionsm and of noise music, as well as the research on analog devices and concrete sound materials of the sonic poetry. The result is a fascinating and inextricable forest of sounds: frenetic structures, noise explosions, ancestral cries, an unceasing perversion of the soundscape and the time stream". Gli intenti sono quelli che accompagneranno Napolitano nelle creazioni future, facendolo poi definitivamente approdare nella galassia elettroacustica e di musica concreta. Vedremo inoltre che il collettivo, nella sua integrità, collaborerà anche con artisti differenti per creare dei dischi affascinanti.

- Strongly Imploded: formazione di impro noise futuristico composta da Sec_, Francesco Gregoretti, Mario Gabola (di Apetc(t)) e Maurizio Argenziano, appartenenti a "Weltraum/Endorgan", "One starving Day" e "A spirale" gruppi di cui sinceramente mi è difficile reperire le coordinate ma su cui torneremo durante l'ascolto dei dischi specifici. 

Rara Avis: gruppo in cui militano Sec_, Ken Vandermark, Luca Pissavini, Simone Quatrana, Stefano Ferrian. Gruppo di improvvisazione elettroacustica (piano, revox, manipolazioni, sax, clarinetto, contrabbasso) che così, ad un ascolto rapido, pare molto interessante. 

- Solo: pubblica diversi dischi ed ep in solitaria. Ognuno ha la sue caratteristiche specifiche e ci torneremo nel dettaglio successivamente. Vengono pubblicati su Toxo ma anche su Secondo Sleep, etichetta che abbiamo ritrovato nel post precedente, e che aveva rilasciato Vixit di Tricoli. 

Collaborazioni varie: cito solamente in nomi in modo da poter cominciare la carrellata dei dischi. Poi chiaramente per ognuno spenderò più che qualche parola per inquadrarne il lavoro e la collocazione artistica. Jerome Noetinger, artista francese anche fondatore di Metamkine. "A Sp" che metto qui per semplicità ma è il progetto parallelo degli "A Spirale" che abbiamo trovato già nel super gruppo "Strongly Imploded", dediti a sax, elettronica, feedback. Micromelancolie artista polacco dedito a field recording e musica ambient (già mi frego le mani) e Younivers (?) per adesso un'incognita, è possibile che durante la narrazione compaia qualcosa di definito; pare comunque che, come Micromelancolie, sia un (o più) artista polacc*. Olivier di Placido, chitarrista francese che esce con Toxo per i lavori solisti; stando alla descrizione dell'etichetta Olivier ha creato uno stile personale che fonde chitarra preparata, elettroacustica e musica concreta. Dario Sanfilippo: la collaborazione si limita al disco "Fame d'aria" ma non riesco a reperire informazioni su di lui, al momento. 

- Attività live: non ci metteremo certo a fare review di concerti ai quali non ho assistito però, ed è una cosa che non abbiamo fatto con Tricoli, sarebbe interessante guardare alcuni video (URSSS come fonte principale) per avere un'idea più precisa della dimensione tangibile e live di Sec_ che, come per Tricoli, è importante anche più della registrazione (e questo vale in generale per la musica improvvisata).

Bene, abbiamo fatto un po' di ordine. Per completezza vi cito direttamente la fonte da cui ho tratto questo schema: la biografia di Napolitano, reperibile attraverso Toxo Records qui. Un plauso alla completezza, è veramente fondamentale trovare una fonte di questo livello. A questo punto cominciamo a parlare dei dischi in ordine cronologico. Un punto che mi lascio tutt'ora perplesso è l'utilizzo delle immagini, non so sinceramente come gestirla: da un lato mi piacerebbe collegare ad ogni disco la copertina anche perché molto spesso sono una parte importante dell'opera, dall'altra, essendoci millemila uscite di cui parlare, non vorrei diventasse troppo caotico. Decideremo ()

Weltraum - Traum/Trauma Ep - 2006

Esce per Lona Records il primo lavoro e della Band e del nostro. La situazione è già parecchio confusa perché Lona Records si perde nei meandri della storia (finita su Archives) e parrebbe essere un'etichetta di Hong Kong. Diciamo che c'è qualcosa che mi sfugge. Anche tutti i riferimenti che riesco a recuperare su Toxo riguardano il disco successivo, ovvero Sy. Dopo una più minuziosa ricerca rettifico le informazioni: si tratta effettivamente del loro primo ep ma attualmente non riesco a reperire nulla di ascoltabile. Vi copio/incollo una bella recensione di Daniele Lama su freakout: "Weltraum è la nuova ragione sociale dei napoletani Visione Sinfonica (che hanno saggiamente deciso di cambiare il nome del gruppo, pur rimanendo del tutto intatti nella formazione). Il loro ultimo lavoro è un ep costituito da due lunghissimi brani strumentali, “Traum” (di quasi dieci minuti) e “Trauma” (che si avvicina al quarto d’ora di durata).Il primo è incentrato su di un ossessivo, minimo disegno ritmico sul quale s’alternano momenti di diradamento sonoro a pesanti muri di chitarre in distorsione, suoni registrati al contrario e rumorismi assortiti. “Trauma” ha un incedere decisamente più “epico” e solenne, e melodie dissolte tra le pieghe di un compatto magma sonico (peccato per il drumming che a volte pare leggermente “scollegato” dal resto degli strumenti). Anche qui – come prevede il “classico” canovaccio post rock – non manca il gioco di contrapposizioni calma/caos, e l’alternarsi (parecchio suggestivo, in questo caso) di luci ed ombre. Il pezzo poi si sviluppa tra dissonanze, tentazioni “free” e violenti assalti di rumore bianco. Le idee non mancano, e il coraggio di osare pure. Bisognerebbe, probabilmente, solo mettere meglio a fuoco le prime e “catalizzare” meglio il secondo. In ogni caso questi ragazzi si confermano tra le migliori proposte nazionali in ambito di rock “altro” in cui mi sia capitato di imbattermi negli ultimi tempi. Peccato non poter ascoltare nulla, con queste premesse.

Weltraum - Sy - 2009

Questa volta escono per la neonata Toxo Records, gestita, come sappiamo, dallo stesso Mimmo Napolitano e per second Family Records. Basandomi sulla pagina Discogs parrebbe che questa sia la prima uscita dell'etichetta, un passo di autonomia che vedo fare a molti artisti. Sempre ammirevole. A differenza del disco precedente i riferimenti audio qua sono ancora reperibili. Esiste una pagina Myspace (sempre nei nostri cuori) ma da lì non si riesce ad ascoltare nulla. Direttamente dal sito Toxo invece si ricava qualcosa. Nonostante sia una delle prime creazioni discografiche sia di Napolitano che dell'intero gruppo, il lavoro è davvero notevole e interessante. Noise oriented e per "noise" intendo sia la sfumatura harsh/impro sia quella rock di scuola '90 (Lizard industriali). Per loro stessa descrizione c'è tantissima ritmica che arriva a sfiorare territori ipnotici (Sy3 e la sua circolarità mi pare un ottimo esempio). Manifesto dell'opera "NO MELODY/NO MEANING" mi sembra perfetto e anche se la melodia magari appare, e sto parlando sopratutto dei lavori di chitarra preparata, emerge sempre da un lago di oscuro, deformata e quasi irriconoscibile, grottesca (il che è un bene). No meaning si riferisce all'assenza di contenuto e alla focalizzazione sull'esperienza tangibile dell'ascolto/performance. Mi permetto un appunto perché la questione del significato mi sta a cuore: i Weltraum,e tutto il filone di musica a loro affine, hanno realmente il pregio di discostare l'attenzione dal possibile messaggio significante per arrivare alla radice dell'esperienza che, in definitiva, riguarda l'oggetto con cui l'esperienza è prodotta. In molte interviste viene esplicitato questo e la risposta è sempre, per il gruppo, un disinteresse per l'architettura concettuale che circonda la musica (significato e melodia) a favore di una focalizzazione sull'oggetto e sulle sue proprietà fisiche, timbro e ritmica. In definitiva un lavoro interessante, magari acerbo se visto in prospettiva dopo 10 anni; ad ogni modo mi piacciono particolarmente quando si concentrano sugli elementi ritmici e li rendono riconoscibili anche nel caos. Cover art di livello. Il disco è interamente (e devo dire piacevolmente) disponibile su Archivesg.or.

Asp/Sec_ - s/t - 2009

Un'auto-produzione in questo caso. Sec_ collabora con gli "A spirale", band fondata nel 2002 da Maurizio Argenziano (chitarra), Massimo Spezzaferro (batteria), Mario Gabola (sassofono del male) e Anita Furlani (violino). Interessante soffermarsi brevemente sulla cronologia perché le storie del gruppo e del nostro si intrecciano in molti punti, anche presenti. Gli "A spirale" diventeranno poi un trio abbandonando il violino. Argenziano e Gabola saranno i coprotagonisti, assieme a Sec_ dell'album in questione, titolato a nome Asp/Sec_. Vedremo il successivo intrecciarsi di storie con la formazione di Aspec(t), collaborazione fra Napolitano e Gabola (con l'aggiunta anche di altri ospiti). Come già visto sopra i tre (Gabola, Argenziano e Napolitano = Asp/Sec_) incontrano Gregoretti, batterista di "One Starving Day" formando il gruppo di improvvisazione "Strongly Imploded". Un po' labirintica come trama, però il lato positivo è che abbiamo definito i personaggio e stiamo cominciando a collegare gli eventi. Di questo disco specifico purtroppo non riesco a reperire materiale audio. Ci sono però diversi video live su youtube che possono aiutare nell'immaginare la produzione in studio. In realtà le fonti sono talmente diverse come contenuto che mi è difficile immaginare un possibile album. Andiamo da una suite drone che vira in concretismi impro, ad una collaborazione con Tricoli, solo Sec_ e Gabola questa volta, in cui prevale l'elemento noise e magnetico, passando per territori più propriamente free. Il mistero si infittisce. Una piccola postilla: in questa fase Sec_ utilizza prevalentemente laptop e synth (MS10?).

Endorgan - Endorgan (2009)

Esce sempre per Toxo questo disco della neonata formazione Harsh/Power Electronics. Nato da una costola di Weltraum si focalizza sulla distruzione che caratterizza solo alcuni dei passaggi del gruppo. Un assalto totale all'ascoltatore anche se non completo muro di suono. Ci sono anche momenti di concentrazione e dettaglio in cui anche i ruoli fra i due protagonisti emergono e si rendono evidenti. Per certi versi sembra quasi di trovarsi di fronte a materiale di Weltraum svincolato da una certa estetica, più libero e violento. La terza traccia, per esempio, è complessa e strutturata anche se si abbandona al caos cosmico in più passaggi. Una chiave di lettura sta anche nel manifesto "No melody No meaning" che qua pare anche più concretizzato rispetto alla formazione al completo. Ottima la chitarra preparata che sprigiona davvero tutto il potenziale perché, come sappiamo bene, i dettagli di chitarra si colgono meglio quando il volume è altissimo. Anche la produzione è curata, con utilizzo dell'immagine stereo, definizione dei suoni (per quanto possibile e voluto, trattandosi comunque di un disco power (?)). Qui potete trovare i riferimenti, alcune (positive) recensioni e due estratti da ascoltare. L'immagine è estrapolata direttamente dalla loro pagina personale su Toxo Records.

Aspec(t) - El obsceno Pajaro de la Noche - 2009

Primo disco a nome Apsec(t). La formazione, giusto per cominciare a prendere dimestichezza con i nomi, è formata da Sec_ con Gabola, sassofonista di formazione free/avanguardia. Nel disco compare anche Maurizio Argenziano, alla chitarra elettrica. Il disco esce per l'etichetta Belga "FF HHH" specializzata di impro, field, noise e la cui produzione potete facilmente trovare qui.
Assalto ininterrotto. Il sax è libero, incontrollato, va alla deriva senza freni, trascinandosi dietro una frana di detriti noise.
Tutto è pesantemente deformato e corrotto, come filtrato da pesanti distorsioni ad alta frequenza. Quando gli strumenti scompaiono, o si fanno meno deboli sulla scena, ecco comparire il feedback, sempre in agguato, viscido e pronto a sommergere ogni cosa. Sec_ ha un ruolo centrale ma meno evidente. Compare in primo piano solo con le convulsioni a bassa frequenza, gli sweep che appaiono fugaci nell'immagine, oppure nelle pulsazioni industriali pesantemente corrotte dalla distorsione. Risulta invece determinante nello spazio fra le cose, lavorando sulla manipolazione e sui dettagli microscopici. Solido.

Strongly Imploded - Why use a proxy? - 2009

Esce per la finlandese Ikuisuus, anch'essa specializzata in drone, free, impro, avanguardia e tutt'ora attiva, il primo disco a nome Strongly Imploded che, lo ricordiamo, è il super gruppo formato da Sec_, Gabola (uniti sotto il nome Aspec(t)), Gregoretti (batterista degli "One Starving Day) e Argenziano (chitarra negli "A Spirale" e anche negli Aspec(t)). Il disco lo potete trovare qui a vostro rischio e pericolo e non lo dico per mettervi in guardia verso volumi elevati, distruzioni elettronico ecc... quanto piuttosto per la sottile atmosfera paranoica che si infiltra fra le composizioni. Personalmente mi piace sempre molto quando l'amalgama fra gli strumenti, in un disco improvvisato, raggiunge questo grado di efficacia. I brani sono contenuti in una media di 3 minuti circa, tranne la prima traccia, una bella panoramica fondamentale per capire gli intenti del gruppo. Tutto rimane molto sotterraneo, mancano le esplosioni dei progetti precedenti in favore di un dettaglio e di una cura che permettono anche un ascolto diverso. Poi, per carità, i brani successivi presentano il loro momenti di assalto, però nell'economia del disco sono eccezioni (piacevoli) che spezzano la narrazione in maniera imprevedibile. Ottimo il Sax. Non so se sia il momento che sto vivendo come ascoltatore, però mi sono veramente immerso durante l'ascolto. Sinceramente meglio delle cose Harsh precedenti ma è forse anche un discorso di intensità dell'ascolto che tende a sfiancare rapidamente e, visto che per scrivere questi pezzi ascolto molti dischi di seguito, è chiaro che più intensi sono e più la cosa diventa provante.

Aspec(t) - Passione Farfallina - 2009

Cassetta pubblicata su "Joy De Vivre", etichetta italiana attiva nei soliti circuiti che pubblica cassette e piccole perle dal 2009 (questo EP dovrebbe essere il primo in catalogo = JDV 001). Purtroppo, come molto spesso accade con le pubblicazioni in cassetta, non riesco a trovare molto di ascoltabile. Non ci sarà stata la digitalizzazione e quindi ciao. Per sopperire a questa mancanza vi copio-incollo una breve recensione sepolta nei meandri della storia su Sands-zine: " Selvaggio come un branco di tigri, questo nastrino pubblicato in un marchio dalle implicazioni crassiane, ripropone una relazione ormai consolidata fra i campani A Spirale (nell'occasione Maurizio Argenziano e Mario Gabola) e SEC_ (il musicista elettronico Mimmo Napolitano). Più moderato ma ancor più inquietante nel secondo lato, con i tre più inclini a prendersi qualche attimo di respiro, “Passione Farfallina” è una congerie di voci, fiati, feedback e rumori vari. Un autentico concentrato di patafisica situazionista ad alta tensione".

Strongly Imploded - Freefall - 2010

Anche qui il reperire tracce audio complete è ostico. La cosa più vicina ad un ascolto che sono riuscito ad avere sono i brevi estratti contenuti sulla pagina del progetto. Attraverso il link potete anche leggere recensioni e farvi un'idea più completa. Per quanto mi riguarda, dal basso dei pochi riferimenti che possiedo, mi trovo perfettamente in accordo con Massimiliano Busti di Blow Up che si sofferma sulla caduta libera del titolo e del legame indissolubile con il contenuto musicale. Rispetto al disco (EP forse) precedente lo stacco e la maturazione sono notevoli. Molto più abrasivo ma non per questo meno piacevole, anzi. I passaggi sono adrenalinici e ancora una volta l'amalgama fra le parti risulta notevole. Forse qua Sec_ già esplora le possibilità del Revox ma non ne sono sicuro. La sua elettronica è più raffinata e si percepisce una certa direzione che comincia a distanziarsi dagli esperimenti Harsh degli esordi. Abbandona anche (o almeno non li utilizza in maniera così evidente) i suoni di Synth, riconoscibili e strutturati, in favore di dettagli elettroacustici più in primo piano. Notevoli anche gli altri strumenti con un Sax sempre utilizzato come una schiacciasassi. Gabola mantiene anche qui il ruolo di portabandiera, trascinando, in caduta libera appunto, tutti gli altri. Il disco esce per la tedesca Gruenrekorder, in una sfarzosissima scatolina in metallo.

Aspec(t) - Skinless - 2010

Successivo lavoro del trio che esce per Dokuro, etichetta nostrana recentemente (12-31-2018) defunta. Gli elementi, definitesi nelle uscite precedenti in un'elettroacustica malata e iperdistorta, si ripresentano anche nella terza uscita (in questo caso un'ep) del gruppo. La maturazione comunque comincia a farsi evidente e il legame artistico che unisce in musicisti permette dei momenti di free illuminato, droni e spettri elettronici che vagano nell'immagine stereo, graffi industriali e l'onnipresente, maestoso Sax di Gabola che ancora forse ruba la scena in alcuni passaggi. L'intro di "Paranoia Fleece" è una buona sintesi di quanto detto: chitarra al limite del riconoscimento (non a caso Argenziano sottolinea la natura elettrica del proprio strumento), Sax che vi si unisce mai del tutto, generando interessanti battimenti e Sec_ quasi in secondo piano, sottile e spettrale presenza che poi si apre appropriandosi degli stereofonici spazi vuoti. Una caratteristica, questa dell'uso dello spazio, che comincio ad amare nel nostro e che in progetti di questo tipo, così densi di avvenimenti anche estremi, possono fare la differenza (diciamo pure che sono vitali). Pure un accenno di struttura nella finale "Cigarettes", amabilmente condita (e mischiata fino alla fusione totale con il sax) con un po' di voce dall'inferno. Notevole.

Aspec(t) - Waspnest - 2010

Dello stesso anno questo full leght che esce per una cordata di etichette (Toxo certo ma anche Viande, Fratto9 Under the Sky records). Viande è l'etichetta fondata dagli A Spirale che ha pubblicato ANCHE una fighissima e gustosissima collaborazione del gruppo con i "Cadavar Eyes" (che quasi quasi mi vado ad ascoltare nel mentre EDIT è uno split ma va bene uguale).
Sulla pagina Bandcamp di Fratto9 potete scaricare il disco con modalità Name Your Price (che piace sempre). Nonostante sia Full Lenght in realtà i brani sono più che altro delle schegge, frammenti impazziti di impro noise. La formazione qui è in due, mancando la chitarra di Argenziano.
Porco cane che evoluzione totale. Ho volutamente inserito un'immagine più grande per dare il meritato risalto a questo lavoro che, sempre dal punto di vista di una persona arrivata FINO a questo punto, è di una maturità impressionante se confrontato con gli altri. Riflettendoci un attimo forse il problema è affrontabile considerando 1) la mia sensibilità, come si diceva prima 2) la lunghezza di brani e disco, molto più affrontabili 3) la mancanza della schiaccia sassi Argenziano che, sia ben chiaro, dava un tagli diverso, non migliore o peggiore, ai lavori in trio 4) lo studio sonoro di Sec_ che fa un altro passo in miglioramento. Mi rendo conto che, ad ogni disco del nostro, le argomentazioni tendono a ripetersi ma la verità è che esiste realmente un'evoluzione positiva e non documentarla progressivamente, mi pare un po' miope. Non capisco di chi sia la voce/lingua sconosciuta che aleggia su tutto il disco ma è una piacevole aggiunta, che già appariva in Skinless, e che dona una tridimensionalità tutta nuova. Cura dei dettagli, studio dello strumento e del suono, con Gabola anche lui in costante miglioramento. L'evoluzione positiva, c'è da dire, non riguarda i musicisti in sé, che comunque possiedono una formazione notevole, ma il loro legame come gruppo. "Deleuze Meetz Schimpluch" (???) è solo un esempio, ascoltare il disco intero è doveroso. Accenno necessario alle feed drums di Argenziano, padroneggiate magistralmente in "Bottomless Nest". Una tecnica che ho avuto modo di apprezzare in una recente esibizione di La Foresta e che, con risultati poco soddisfacenti, tento di utilizzare anche io, qui si fonde con l'elettronica e con il sax concreto, creando architetture spettrali. E potrei andare avanti all'infinito perché anche la successiva "Fear in Naples" contiene degli epifanici momenti di completezza. Veramente sorprendente. Occhio che "Becoming Animal" (qui traccia del disco) è anche un bel documentario/studio di field recording sulla separazione uomo-animale.
In sintesi: Waspnest sembra proprio il nido di vespe sul tetto dell'Overlook Hotel.

Strongly Imploded - Twilight of The Broken Machines - 2011

Abbiamo ora una serie di uscite a nome Strongly Imploded che vi ricordo è un gruppo di impro/noise napoletano formato da alcune personalità dell'ambiente, fra cui Sec_. Giusto come recordatorio, se andate all'inizio del post trovate una breve descrizione per ogni progetto, così potete farvi un'idea.
Purtroppo non riesco a trovare il disco intero da poter ascoltare però sul sito dell'etichetta, che in questo caso è la Public Eyeshore/Eh? records (sono due perché credo che ad un certo punto Eh? sia stata inglobata dalla prima però sinceramente non ho la forza di cercare dettagli), ci sono due estratti brevi, giusto per farci un'idea. Dai pochi secondi disponibili direi che i territori sono sempre quelli conosciuti, torna la chitarra distrutta, tornano i momenti percussivi e fa capolino una voce in evidenza. Per il resto vi rimando direttamente alla pagina dell'etichetta dove potete leggervi le recensioni, ordinare il disco e guardarvi la copertina (che non posto per la scarsa qualità dell'immagine). Sintesi: mai titolo fu così appropriato.

Strongly Imploded - III - 2011

Sempre del 2011, esce per Kimberly Dawn in edizione Cdr da 5 copie (ovviamente Sold Out). Impossibile recuperare alcun tipo di informazione se non la traccia che segue, miracolosamente rinvenuta su soundcloud. Da quello che si sente potrebbe addirittura essere un disco diverso, con un approccio ritmico/melodico più pronunciato anche se rigorosamente frammentato. Peccato non poter ascoltare altro. Vi metto anche il link al BlogSpot dell'etichetta così magari, se vi gira, potete intrattenervi con un po' di archeologia musicale. Come promesso ecco la traccia. Parliamo comunque di un brano pubblicato 8 anni fa quindi state all'occhio.



Strongly Imploded / Matomeri - Hier Et Ajourd'hui / Crow Bar Walk - 2011


Ultima uscita per il super gruppo. Questo è un 7'' splittato con i Matomeri, gruppo di impro/noise finlandese. Il lavoro esce per l'etichetta "A beard of snails" (che nome totale). Non trovando nulla su internet mi viene il dubbio che sia stato rilasciato solo in vinile e mai digitalizzato e anche questo è un bel peccato. Giusto per complicare le cose il sito dell'etichetta non è più funzionale e la pagina bandcamp collegata ha solo le ultime (?) uscite. Anche l'art work mi ispirava. Vabbè, se avete qualche notizia o qualche cosa da condividere, non serve che ve lo dica, sono ben accetti. E approfitto per magari esplicitare questa cosa: io ci sono arrivato solo ora e mi rendo conto sia una cosa risaputa ma effettivamente questo tipo di giornalismo (?) musicale spesso si scontra con uscite non reperibili, sopratutto quando parliamo di diversi anni fa. La condivisione qui è vitale anche per un motivo relazionale. Quindi l'invito è sempre valido. 

Aspec(t) - Abattoir - 2011

Dopo aver concluso con gli Strongly torniamo a parlare di Aspec(t) che, ancora in duo, alla fine del 2001 pubblicano questo nuovo lavoro. L'etichetta è la (mi pare) francese NUUN records che fra i vari artisti ha anche Asia Argento (maddai). Sul bandcamp personale degli Aspec(t) trovate il disco in name your price.
Sec_ e Gabola continuano in una ricerca sempre più profonda nelle caratteristiche del suono, affinando ulteriormente le loro armi personali. Sec_ compare come Tape Recorder, Laptop e No input manipolato attraverso il nastro e questo definitivo cambiamento è piacevolmente evidente. Tutto è così frammentato e minimale che sembra di assistere ad un minuzioso studio sonoro ma senza l'impersonalità harsh degli esordi. Il risultato finale è ipnotico e non ed è stato difficile per me ascoltare più volte il disco per capire gli intrecci fra i due e i significati nascosti. Molto di quanto si ascolta è vicino alle mie produzioni personali in duo quindi sobbalzo quando i partenopei cacciano quei frammenti di sincronicità magica frammentando perfettamente la composizione senza bisogno di uno spartito o di un tempo. Sono veramente dischi come questo che fanno capire quanto le connessioni nell'improvvisazione (ancora di più quando condita con elementi elettroacustici) siano inspiegabili e maestose. Non mancano i momenti di violenza cieca ma sono abilmente stemperati senza appesantire (non è il più felice dei termini ma non riesco a trovare altro) l'ascolto. "Strategy of Disappearence" poi è una piccola gemma quasi inaspettata che ricorda alcuni attimi di calma di "Why use a Proxy". Gabola si sta progressivamente fondendo con il proprio Sax.

Sec_ - Moscaio - 2012

Prima uscita a nome Sec_. Sarebbe interessante capire la genesi del nome e anche la collocazione cronologica. Ad ogni modo esce per la Polacca Boscian e lo potete ascoltare/compare qui. Un disco importante per capire anche la produzione anteriore. Quasi sarebbe il caso di partire da qui e lo dico perché è possibile capire l'approccio di Napolitano in maniera molto più immediata, rispetto magari al muro di suono degli Strongly o Aspec(t). Anche qua appare la voce e mi viene il dubbio che anche nei dischi precedenti sia prodotta dalle stesse corde vocali. Oppure sono solo campioni riutilizzati. In Moscaio, tutto è un cut up non euclideo: dall'utilizzo di innumerevoli tecniche di produzione sonora, alla frammentazione rumore/silenzio, all'apposizione, per esempio, del riverbero in "Echolocation". è un disco che si interroga anche sugli spazi e sulle geometrie dell'ascolto, in maniera molto "architettonica". Stiamo sul confine fra field recording e musica concreta (confine che, se uno ci pensa, non è che esista moltissimo). Pare di camminare in una fabbrica abbandonata ed interrogarsi sull'interno sonoro degli oggetti e sulle loro storie passate. Si vaga magari con la mente, si entra in quel piacevole stato fra sonno e veglia per poi ridestarsi di colpo. Che poi non dimentichiamoci che Moscaio significa proprio quello che sembra significare: [mo-scà-io] s.m. (pl. -scài)1 Grande quantità di mosche raggruppate insieme 2 Luogo pieno di mosche ma anche 3 ant. (e poco attinente al disco) Situazione o cosa molto noiosa. Validissimo esordio solista.

Jerome Noetinger & SEC_ - Testacoda - 2012

Siamo arrivati ad un punto decisamente importante della nostra narrazione. Questo disco, pubblicato sempre per la polacca Bocian, segna una fruttuosa collaborazione fra Sec_ e Jerome Noetinger, fondatore di Metamkine e figura di punta della Musique Concrete francese. Un peso massimo che ho avuto l'occasione di vedere dal vivo e fra i fondatori e promulgatori delle tecniche di manipolazione su nastro.
Entrambi i protagonisti suonano un Revox tape Recorder ai quali vengono aggiunti un mixer in feedback, vari microfoni a contatto, radio ecc... Il risultato può essere apprezzato attraverso due estratti reperibili facilmente sul soundcloud di Sec_ proprio qui. Ripetendomi, mi dispiace non poter apprezzare tutte le composizioni perché pare davvero una cosa atomica. Mamma URSSS ci viene in aiuto con una bella performance dei due.
I contenuti del disco sono quelli che ci aspetteremmo da una collaborazione del genere, field recording manipolati, microsuoni da contatto, interferenze. Tutto frammentato ma al contempo molto armonico, grazie a una coesione figlia della caratura artistica dei due. Rispetto a Tricoli, per fare un esempio in parallelo, c'è molto meno spazio. La concretezza è un elemento fondamentale, i suoni si possono quasi toccare, non sono lo spettro di ciò che è stato o l'immagine invisibile oltre lo speaker. Un'esperienza più fisica che astratta e lo si può facilmente capire anche dal video qui sotto. Due maestri senza dubbio.



SEC_, Micromelancolié & Youniverse - 2013

Apriamo il 2013 con uno split su cassetta. Pubblicato dall'Ungherese "Quasi Pop" vede la
collaborazione fra il nostro, il Field Recorder polacco Micromelancolié e lo sconosciuto (non ci sono molte tracce di lui nemmeno su Discogs) Youniverse. Sec_ si piglia un brano intero con la sua "Running Dog" mentre gli altri due collaborano su "Gravity Boat 2.1" e "2.2". La traccia di Napolitano è un macigno da 9 minuti che viaggia fra droni, perforazioni timpaniche e un sacco di pulsazioni industriali ultra-distorte, come se la cassetta fosse occasione per approfondire un lato più viscerale e ritmico delle tecniche da lui utilizzate. Appare forse del materiale audio già utilizzato nei dischi precedenti (e recenti) ma sempre distorto e riadattato al contesto. Approfitto di questa cassetta (ma avrei potuto farlo benissimo anche in precedenza) per soffermarmi sul focus che Napolitano fa dei rumori della macchina, i rumori di funzionamento del Revox. Esattamente come Jerome nel disco precedente, c'è un utilizzo davvero minuzioso di tutto quel materiale acustico derivante dal funzionamento intrinseco della macchina: il rumore di accensione, di stop, l'aumento o la diminuzione della velocità del nastro, sono tutte cose che possono essere facilmente e piacevolmente inserite all'interno della composizione. La traccia di Sec_ potete trovarla interamente attraverso il suo sito personale qui. I due brani a nome Micromelancolié & Youniverse si rivelano non meno piacevoli. Ci orientiamo più verso uno studio dark ambient con campioni di field recording pesantemente modificati fino ad essere irriconoscibili. Sopra questo strato più sfocato appaiono i dettagli più definiti che si incastrano senza lasciare soluzione di continuità: il silenzio, che nella parte di Sec_ appare anche se non frequentemente, dai due non è contemplato, rendendo così le composizioni sempre stimolanti (forse troppo?). Nella seconda "Gravity Boat" appaiono anche dei sample ritmici di batteria che spezzano completamente e violentemente la narrazione (un punto a favore). Molto meno nitidi di Sec_ ma non per questo meno validi.
I due brani a nome Micromelancolié & Youniverse potete trovarli e scaricarli gratis qui sul sito di un'etichetta che non spreco tempo a collocare nella galassie delle etichette che sta cominciando a diventare un po' ingestibile.

SEC_ - Errorvacuation - 2013


Il nostro torna a proporre un lavoro solista. In questo caso esce per "Many Feet Under" solamente in digitale. Potete ascoltarlo sul bandcamp dell'etichetta oppure scaricarlo senza fastidi da Archives che fa sempre molto piacere. Un sola traccia da 11 minuti. Copertina Mesmerica del demonio.
Il brano è un muro di suono ininterrotto. Interferenze elettromagnetiche distrutte dalla distorsione che diventano pulsazione ripetitiva, poi hum d'ambiente. Cronache dalla sala macchine. Un assalto frontale senza soluzione di continuità, anche se si riprende parzialmente fiato verso la metà del brano quando frammenti magnetici si spostano violentemente da una parte all'altra dell'immagine stereo lasciando degli spazi vuoti in cui riposare. Mi piace il modo con cui Sec_ usa la stereofonia: non è sottilmente gestita come in molti altri artisti ma è stuprata, tagli netti fra destra e sinistra, repentini e necessariamente inaspettati. Un bel brano, considerando anche la breve distanza che Sec_ mette fra se e quell'approccio elettroacustico più minimale e sottile. Qua l'esperienza è totalizzante, gli spazi vuoti sono assenti.

Olivier Di Placido & SEC_ - Rainbow Grotesque - 2013

Anche questo nuovo disco del 2013 esce per Bocian, esattamente come la collaborazione con Jerome e il disco solista precedente. Qui Napolitano collabora con Olivier di Placido, un artista credo francese impegnato nei temi dell'elettroacustica, improvvisazione radicale, chitarra preparata, strumenti autocostruiti. Purtroppo non riesco a trovare nulla se non due estratti disponibili sul sito di Sec_. L'impressione è notevole, i due sembrano fatti apposta per lavorare assieme ed infatti, dopo l'uscita di questo disco, fanno una serie di date fra Italia, Svizzera, Francia (passano anche per Dobialab, Staranzano, FVG, come testimonia questo incredibile reperto video). Parliamo di 7 brani suddivisi in due lati dell'LP. Anche in questo caso, se dovessi descrivere con una parola l'insieme dei brani, direi "Tensione" senza dubbio. Ci sono tantissimi dettagli su cui soffermarsi e la piacevole confusione sonora che si genera fra i due è inconfutabile indice dell'alchimia creata. Olivier tira fuori dei suoni completamente alieni dalla sua chitarra preparata e Sec_ affianca il tutto con una serie di perle di rara ricercatezza, sia come tempi sia come spazi stereofonici. E parlo solo dopo aver ascoltato le due tracce disponibili, figuriamoci il resto. Notevole.

Rara Avis (K. Vandermark, S. Ferrian, L. Pissavini, S. Quatrana, SEC_) - Mutations / Multicellular mutations - 2013

Passiamo ora ad un disco consistente, come potete subito notare dal titolo e dal numero dei partecipanti. Complesso anche da analizzare perché toccherà cercare qualche info dei vari protagonisti. Partiamo però dalla base ovvero da come reperire i brani: potete ascoltare il disco direttamente dal bandcamp di uno dei partecipanti, Ken Vandermark, qui in veste di sassofono tenore, baritono e clarinetto. Vandermark è uno degli esponenti della scena free jazz/impro nordamericana è ha contribuito alla realizzazione di numerosi progetti e collaborazioni nel corso della sua carriera ormai ventennale, sempre come sassofonista e clarinettista. Dai primi ascolti sembra avere un ruolo di primissimo piano nel disco. Luca Pissavini è un contrabbassista anche lui immerso nella cultura free e, come potete notare dalla sua pagina discogs impegnato in diversi contesti e progetti. Purtroppo il suo nome mi è nuovo e dei vari progetti di cui fa parte, non conosco praticamente nessuno. Di Simone Quatrana discogs ci dice ben poco oltre a ricordarci che suona come pianista e che ha collaborato, assieme a Stefano Ferrian, alla creazione del progetto A-Septic. Stefano Ferrian è un polistrumentista italiano che in questo contesto suona il sax (soprano e tenore) e, viste le sue competenze trasversali, anche in termini di composizione, registrazione e editing, si fa carico della parte tecnica (che in dischi come questi è fondamentale tanto quanto la parte musicale come ben sappiamo).
Bene, dopo questa introduzione doverosa passiamo ai contenuti musicali. Una cosa possiamo sicuramente dirla: è un disco diverso dai precedenti. Un'affermazione per certi versi scontata ma non per questo meno potente nell'evocare epifanici incontri. Tratti free, tratti più tradizionali e strutturati. Sec_ si amalgama perfettamente nel sali scendi degli altri strumenti, riempiendo gli spazi e donando piccoli frammenti elettroacustici, anche sotto forma di oscure pulsazioni infrasoniche. La prima traccia "Adaptation" mi sembra un buon manifesto delle intenzione del gruppo. Non è però sufficiente a scandagliare tutte le possibilità ed è solo con i brani successivi che è possibile capire cosa effettivamente significhi "Mutation". C'è una compenetrazione fra l'elettroacustica, il free jazz e territori e suggestioni più ortodosse. Le cose però non si limitano a coesistere in camere stagne separate ma, appunto, mutano l'una all'interno dell'altra per creare, alla fine del percorso, qualcosa di completamente nuovo e alieno (ma non per questo negativo, anzi). Incredibile il passaggio di Genetic Drift fra le destrutturazione free iniziale e l'abisso noise di Sec_, seguito a ruota, uno strumento alla volta, dagli altri musicisti. Ottimo anche il dialogo elettronica/contrabbasso.
Potrebbe apparire, ad un iniziale ascolto superficiale, che Sec_ si mantenga in una posizione di secondo piano, oppure che la sua presenza non sia così coesa con il resto della proposta ma i meritati ascolti successivi fugano ogni dubbio. Un disco da riascoltare con attenzione e che meriterebbe da solo un articolo intero.

Sec_ - Outflow - 2013

Sec_ registra il materiale per questo disco solista fra il 2010/1 e 2012 per poi pubblicarlo solo nell'anno successivo. Gli strumenti sono fra i meno convenzionali: televisioni a tubo catodico, neon, revox, mixer in feedback e field recordings vari. Non trovo un riferimento completo per poter ascoltare i brani, tuttavia, sulla pagina specifica del sito Sec_ potete trovare dei gustosi estratti (il link non porta direttamente al disco, per arrivarci vi tocca andare su "Discography" e poi cercare la pubblicazione di vostro interesse). Gli estratti ascoltati mi danno l'impressione di una maturità ulteriore anche se il materiale è in linea con quanto abbiamo imparato a conoscere. Il Sec_ degli esordi, armato di sweep di frequenze e korg ms10 ci ha definitivamente abbandonato. Rimangono i detriti prodotti da tecnologia mai intesa per la creazione di suoni, manipolati, disintegrati, riassemblati con cura dal nostro. "Send", facendo un esempio concreto, è incisiva nel dimostrare l'ulteriore evoluzione nell'utilizzo di campo stereofonico e, qui come non mai forse, del silenzio come arma compositiva. Faccio un appunto personale: in questo periodo mi sto appassionando al silenzio come concetto e spazio (anche) compositivo e devo ammettere che saperlo utilizzare, come fa anche Sec_ in questo frangente, non è affatto cosa da poco. La struttura dei brani si mantiene caotica ma sempre stimolante nell'alternare soluzioni diverse come diversi sono, appunto, gli strumenti messi in campo. Cito "Send" poiché la successiva "Dispersion" forse raggiunge meno l'obiettivo e si porta più verso lidi caotici che si riesci difficilmente a seguire. Forse l'ultimo estratto, "Return", rappresenta una buona sintesi fra queste due anime del disco, aggiungendo anche una forma ritmica/pulsante di matrice proto-industriale (ve la metto qui sotto via il soundcloud di una delle due etichette per cui esce questo lavoro, la già nota dENRecords). Una notevole tacca si aggiunge alla lista.



Olivier Di Placido & SEC_ - Mare Duro -2014

Siamo già nel 2014. Il duo, incrociato precedentemente, si consolida con questa cassetta composta da 2 tracce. Gli strumenti sono quelli soliti e anche gli intenti si sovrappongono a quanto ascoltato con "Rainbow Grotesque". Non mi dilungherei troppo: qui potete ascoltare due rumorosi estratti. Visto che il mio giudizio non si spinge oltre il ribadire quanto già detto in precedenza, vi rimando anche all'altrettanto sintetica recensione di "The New Noise" che potete trovare qui. Tra l'altro il francese dalla chitarra preparata pare esse in pianta stabile nella città partenopea (o almeno lo era ai tempi della recensione). Interessante perché una delle cose che questo lungo articolo su Sec_ mi ha fatto capire, è che Napoli deve essere una BOMBA ATOMICA in quanto a scena impro-noise-devasto. Talmente bomba da meritare una visita con una certa cognizione di intenti. Visto che sono riuscito a scrivere abbastanza da superare l'immagine, donando a questo paragrafo una piacevole armonia estetica, posso passare al disco successivo. 

Aspec(t) & Dave Phillips - Medusa - 2014

Questa collaborazione merita un bel po' di parole e tempo. Esce per la greca "Noise-Below", etichetta anche della cassetta precedente. Purtroppo alcuni link che potete trovare sul sito di Sec_ non funzionano più. Pare che l'etichetta abbia subito un qualche tipo di cambiamento dal 2013/14 ad oggi e, su bandcamp e tumbrl si trovino solo i dischi e progetti più recenti. Ad ogni modo trovate più informazioni qui. Per Dave Phillips mi dicono non dovrebbe essere necessario alcun tipo di presentazione ma la mia ignoranza (che comincia a farsi pesante e frustrante) mi ha spinto ad approfondire un po'. Artista multidisciplinare svizzero ha lavorato per moltissimi anni con improvvisazione, noise, field recording, installazioni, interrogandosi anche (e questo si lega al disco in esame) al ruolo dell'uomo all'interno dell'ecosistema e della relazione con la natura e con l'essenza "animale" degli esseri umani. Ha militato in una marea di progetti proponendo dei contenuti che trascendono di gran lunga il contesto musicale e che, per semplicità, potete trovare leggendo questa breve auto-descrizione reperita sul suo sito personale: "dp re/searches and ponders existences and behaviourisms humanimalistically. sound as communication in direct and primal form, a language, a tool of metaphysics, a conscience and a consciousness. opposing the omnipresent restriction and reduction of life and living. sound communications that activate primordial shared emotions otherwise hidden under the debris of civilisation. inviting rumination, encouraging intervention, endorsing catharsis. therapeutical stimulation is acknowledged. sonic activism, ritual protest music. Methods are audio de/construction, psycho-acoustics, sonic rituals, composition and performance. tools are voice, body, field recordings, electronics, objects, video. Topically dp might touch on environmental sensitisation, sentient awareness, animal and human rights, with existentialist connotations, but more so he enunciates how these and related topics interconnect, in a distinct way. dp rings in the era of humanimal." Quindi una collaborazione con gli Aspec(t) di Napolitano mi sembra ben più che normale e doverosa. Il disco ha delle fortissime implicazioni sociali venendo inizialmente stimolato dalla lettura di questo angosciante e profetico saggio sulla devastazione degli ecosistemi marini: la sintesi è presente in queste parole dello stesso autore "The jellyfish represents the collapse of the ecosystem and the spinelessness of the people charged with protecting it". Da questo punto di partenza possiamo immaginare i contenuti del disco, accessibili attraverso pochi estratti reperibili sul solito sito di Sec_. Il materiale audio viene registrato e quindi spezzettato in un cut-up che molto bene si sposa con le tematiche proposte e con la personale estetica di Phillips. Ascoltiamo quello che potrebbe essere definito un rituale sonoro sottomarino in cui la vita animale e umana, scontrandosi e lottando, producono suoni mostruosi, feedback, noise e urla abissali. Un disco urgente e violento. La ricerca di fonti e l'ascolto degli estratti mi ha lasciato un senso di asfissiante impotenza che penso mi durerà fino a "Droga" degli Aspec(t). Non mi soffermo tanto sul contenuto musicale: un po' la motivazione sta nella carenza di materiale da ascoltare, un po' (sopratutto) perché credo che l'importante sia il significato simbolico del disco stesso. Necessario ma doloroso.  

Dario Sanfilippo & SEC_ - Fame D'Aria - 2014

Collaborazione fra due artisti partenopei, esce per la francese "Tsuku Boshi". Anche in questo caso, più che mettervi il player soundcloud per ascoltarvi alcuni estratti, non mi soffermerei più di tanto perché il contenuto musicale è molto affine a quanto ascoltato fino ad ora. La differenza fra i due artisti si sente in realtà, sopratutto se consideriamo l'evoluzione personale di Sec_: Sanfilippo ci mette i suoi (spero) riconoscibili sistemi di feedback mentre Napolitano continua per le sue strade elettroacustica. I due si scontrano e si amalgamano piacevolmente, producendo nel complesso un lavoro più compatto e senza grossi spiragli, lento e vischioso. Se volete approfondire gli studi di Sanfilippo potete consultare il suo blog personale: quelli che banalmente chiamavo "sistemi di feedback" sono degli argomenti complessi nonché principale materia di studio dell'artista. Qui sotto trovate un brano, dal quale poi potete accedere agli altri. 



Sec_ - Stalattite - 2015

Cassetta solitaria per il nostro. Esce per Archivio Diafonico, etichetta italo-tedesca di affascinante proposta e estetica. Potete trovare i riferimenti proprio qui. Il progetto si focalizza sul "noise" nella sua accezione più ampia possibile, dai microsuoni all'Harsh totale. Basta un rapido ascolto alla proposta musicale su soundcloud, per capire perfettamente il manifesto artistico. Non fa eccezione nemmeno la proposta di Sec_ che si allinea con gli intenti dell'etichetta spostandosi però, anche di molto, dalla linea tracciata con le creazioni precedenti. Non è necessario possedere una fine sensibilità elettroacustica per capirlo: già l'accordo maestoso e oscuro che apre i dieci, asfissianti minuti del Lato A bastano per farsi un'idea del contenuto decisamente diverso dal solito. Parliamo di un arricchimento più che di una virata poiché i microsuoni e lo studio "concreto" da manuale di Revoxologia continuano ad essere posti in primo piano. Quello che compare è una sensibilità più "ambient" (? che termine del cazzo), più oscura e sfumata. Le manipolazioni su nastro lasciano sovente il posto a distese di Droni più che ai silenzi dei dischi precedenti (che sono comunque utilizzati magistralmente). Diciamo che Stalattite è un disco che si rispecchia perfettamente nel titolo: musica per discendere nelle profondità della terra, fra solitudine e movimenti tellurici. Oscure presenze industriali squarciano l'oscurità, come un faro che illumina una mastodontica formazione calcarea, la cui vita millenaria è lontana da ogni possibile comprensione umana. Forse lo scheletro dark di "Stalattite" mi ricorda troppo i primi lavori del nostro, suoni puri, anche se filtrati da pesanti distorsioni, protratti e senza soluzione di continuità, non sono più nelle mie corde ma questo è un giudizio assolutamente personale. Un disco coerente e solido. Sul sito di Sec_, nella sezione audio (che dovete andarvi a cercare nel menù a destra) trovate anche la traccia B della cassetta, traccia che poco si discosta da quanto detto per la sua gemella (in realtà mi è piaciuta sensibilmente di più).

Aspec(t) Zalaski - Droga - 2015

Ci stiamo progressivamente avvicinando al presente. Siamo arrivati ad un punto critico, sopratutto parlando del mio personale rapporto con la musica di Sec_ ed è quindi doverosa una contestualizzazione: io Sec_ credo di averlo scoperto attraverso URSSS, in un video che compare anche su questo blog, nel quale improvvisava in una performance con altri artisti legati al Revox e alla manipolazione su nastro (fra cui Tricoli). Nel passato più recente, come si può evincere dalla lettura di questi post, mi sono molto interessato all'improvvisazione, al Noise, all'HC, assieme ad un amico, fino a creare il duo di cangiante improvvisazione "Il Prete". Una delle nostre, iniziali e fondamentale influenze per capire a che punto fosse il mondo nell'intendere la nostra stessa idea di improvvisazione radicale, è stato proprio questo disco. Quando mi chiedono "spiegami un po' cosa fai con i tuoi rumori e le tue cose" io rispondo sempre citando "Droga". Per noi è stato un disco epifanico, una rivelazione, a cui poi sono seguite tante altre, che ci ha realmente dato una forte spinta di entusiasmo e creatività. Ci ha fatto sentire anche meno soli. Disco è una parola grossa perché l'unica cosa che sono riuscito ad ascoltare sono pochi estratti. Qui gli Aspec(t), come sappiamo Sec_ + Gabola, si incrociano con Andrzej Załęski, un batterista polacco assolutamente destrutturato che offre il suo drumming convulso e un uso (è un eufemismo) non convenzionale della voce. Per saperne di più sul personaggio vi basta visitare la sua pagina discogs: capirete dalle varie collaborazioni i suoi interessi e obiettivi. Il disco esce per la polacca Monotype Records.
Gabola abbandona il Sax e aiuta Napolitano all'elettronica, apportando le magie dei suoi sistemi di feedback autocostruiti. Sec_, qui come mai prima, amalgama i suoi nastri all'interno del maelstrom di violenza totale che i tre riescono ad evocare. Probabilmente ci sarà della post-produzione dietro ma l'immediatezza con cui il Revox viene utilizzato è veramente sbalorditiva. Deve esistere un'affinità perfetta uomo-macchina per poter improvvisare con quel grado di libertà e Sec_ la dimostra completamente. 
I brani sono devastanti. Sono viscidi, stracolmi di distorsioni che combattono fra di loro. Tutto è così sbagliato da risultare alla fine perfetto negli incastri fra elettronica e batteria, nella voce che scompare nel nulla per poi ricomparire in urli spastici. Un manifesto del noise Hc improvvisato da insegnare nelle scuole. Una serie di crash test in sequenza fra un muro di suono e il nostro cervello. E poi quella coesione perfetta fra le parti! Occhio, non dimentichiamo che stiamo parlando di impro, di una dinamica che accade grazie al delicato equilibrio fra musicisti e ambiente. Il contenuto non è certo alieno al nostro né tanto meno a Gabola, due protagonisti indiscussi della scena Partenopea ma un tale grado di coesione e, allo stesso tempo, destrutturazione, non c'era nei lavori improvvisati degli esordi. Qui tutti gli ingredienti sono perfettamente equilibrati e il risultato è evidente. Adesso che ci penso, e rileggendo le opinioni ai dischi precedenti, la mancanza del Sax di Gabola, già accennata in precedenza, dona una prospettiva totalmente diversa al giudizio. Ritorna quindi il tema dell'assenza, il saper decidere quando e come sia meglio utilizzare una determinata forma espressiva. 
In sintesi: un disco DEFINITIVO ma visto attraverso un filtro squisitamente personale. Ecco più che un giudizio qua parliamo di una pagina di diario, suggestioni interiori da leggersi nella recente epopea musicale dell'autore. 
Alcuni brani sono ascoltabili attraverso la pagina ufficiale di Sec_ (nella sezione discography), su soundcloud e su youtube. Purtroppo unendo le varie fonti non si riesce comunque ad ascoltare tutto il disco. Qua sotto un estratto significativo.
TOTALE.


Aspec(t) & Evil Moisture – Elettricità della devianza - 2016

La formazione a due senza Sax si consolida in questa collaborazione con Evil Moisture (Andy Bolus), un personaggio decisamente insondabile, invischiato pesantemente nella scena impro/noise/DIY internazionale e fondatore dell'etichetta Royal Sperm. In occasione della visita di Andy a Napoli (2014), materiale audio viene registrato, impro vengono svolte, relazione intessute. Nel 2016 Viande Records, etichetta fondata dagli "A Spirale", pubblica questa raccolta di cut-up malati, elettronica convulsa ma più strutturata di "Droga" e voci spettrali. Rispetto al disco cronologicamente precedente la somiglianza appare notevole, se non fosse che il gioco delle relazioni e delle influenze è da invertire, essendo "Elettricità della Devianza" tecnicamente precedente. Un piacevole manifesto di malessere DIY, spettrale, e disturbante. La cassetta viene fatta uscire in occasione del tour che i tre svolgono un po' per tutta Italia, sia per presentare la loro idea di improvvisazione, sia per proporre, ad ogni data, un piccolo workshop informali di elettronica DIY. Ascolto consigliato agli addetti ai lavori, illuminante per capire fin dove è possibile spingersi con lo stupro dei circuiti. Trovate tutto (ascolto e download) proprio qui.

SEC_ - Mefite - 2016

Mefite è la dea dell'oltretomba che, venerata in un passato ormai remoto, deve il suo nome all'omonimo luogo nella Valle di Ansanto in Irpinia. Qui si trova un mefitico (appunto) laghetto di fango scuro, creduto porta di passaggio fra questo mondo e quello degli inferi. Le premesse storiche sono perfette per intesservi sopra un disco. Sec_ si fa suggestionare dal mito del limbo fra vita e morte infondendo in questo lavoro anche una serie di riferimenti da "Diary of a Mummy” di Masahiko Shimada, un diario di un uomo deciso a lasciarsi morire di fame per poter raccontare dettagliatamente il passaggio fra questo mondo e l'altro. Quello che l'ascolto evoca è l'insieme di questi elementi, un viaggio lento e a tratti asfissiante, pieno di abissi e dialoghi fra insetti. Vertigini al rallentatore che si sposano perfettamente con stracci di testo, recitato durante lo scorrere dei brani (2, lunghissime parti). Ancora, il giudizio si riferisce a due brevi estratti ma l'impressione che mi lasciano è quella di un disco di una lentezza vischiosa, come vischiose sono le sensazioni di ineluttabile destino che avvolgono il protagonista di "Diary of a Mummy". Non è una sensazione spiacevole, è piuttosto un senso di destino imminente, una scelta inconscia a cui non si riesce a resistere, una fine già scritta contro la quale non si ha voglia di lottare. L'autodescrizione che viene letta durante i brani è quella minuziosa di un passaggio fra la vita e la morte, con annessa decomposizione. La musica segue dettagliatamente questo processo e si fa parte fondamentale dell'esperienza, globale, che evoca nell'ascoltatore. Un lavoro denso e pensante, da vivere necessariamente in relazione ai contenuti qui esplicitati. 

SEC_ - W.H.E.A.D. - 2017

Siamo quasi arrivati alla fine. W.H.E.A.D rappresenta l'ultimo lavoro solista di Sec_ hasta ahora.
Contemporaneamente però è anche la prima fatica del nostro in formato vinilico. Due tracce (di cui è possibile sentire degli estratti direttamente dal sito di Napolitano) della durata media di 15 minuti, in cui l'artista raggruppa tutte le sue suggestioni raccolte in una carriera più che decennale. Comprensibilmente parliamo di un lavoro maturo e poliedrico. Il field recording si fa molto più presente che in passato, sopratutto nel lato A del disco "Erosione", e pare quasi di ascoltare un Tricoli dei primi lavori, però molto più dettagliato, molto più concreto, come se l'obiettivo non fosse l'interfaccia fra ricordo e suono ma la realtà tangibile. Gli estratti del Lato B ("Why hasn't everything already disappeared?"), al contrario, dimostrano un Sec_ orientato verso il cut-up e la tecnica pura di manipolazione sonora, quasi uno studio tecnico di musica concreta. Dalla descrizione dello stesso autore capiamo come il field recording e in particolare il materiale audio proveniente dalla città madre Napoli giochi un ruolo fondamentale nel suggerire i contenuti dell'opera. Il tributo di Sec_ al contesto culturale e cittadino diventa elettroacustica mischiata alla vita quotidiana della città partenopea, in un insieme di frammenti sonori che sono summa e sintesi del suo stile e della sua vita artistica. W.H.E.A.D. potrebbe essere benissimo il manifesto artistico (ma anche umano) di Mimmo Napolitano e un ottimo punto di partenza per scoprire la sua imponente discografia. 

Jérôme Noetinger & SEC_ - La Cave Des Étendards - 2018

“La Cave Des Étendards” or “The Cave Of Standards” is a wordplay between Cave12 and Standards, two venues where they recorded the concerts which became the foundation for the tracks of the album. "L'orecchio Di Dionigi" is a cave in Siracusa with a special echo that allows to hear from the entrance any sound from the inside; in the past it was probably used as a prison because of its aural properties, very useful to control what the prisoners said. "Le chateau Est Une Oreille" is inspired by Italo Calvino's text "Un Re In Ascolto", written for Lucian Berio, where he describes sound narrative of a castle from the position of a paranoid king. You can use these references as a way to enter the cinematic world both musicians created with multiplicity of tape sampling and the use of extra tools to make the music as complex and inter-refential as possible."
Collaborazione fra Sec_ e il fondatore di Metamkine. Già ne avevamo parlato in precedenza. Questo lavoro consolida una relazione quasi scontata e doverosa, oltre che sempre portatrice di grandi contenuti. Nella descrizione qui sopra ci sono gli elementi necessari per avvicinarsi al disco. Ci tengo a sottolineare la natura "ambientale" dei brani: sono pensati, scritti e suonati in relazione allo specifico contesto e questa è una cosa che si ritrova spesso, ma mai abbastanza, nei contesti elettroacustici e di improvvisazione. Anche fornire gli strumenti concettuali per poter leggere le composizioni è una cosa veramente magnifica perché permette all'ascoltatore di immaginare quanto più possibile l'idea che ha guidato gli artisti durante la performance e la registrazione. Purtroppo è possibile ascoltare solo un breve estratto attraverso il soundcloud dell'etichette che pubblica il disco ("Mikroton").



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Bene, siamo arrivati alla fine anche di questo post. Se avessi premuto di più sull'acceleratore probabilmente non c'avrei messo quasi un mese ma tant'è, è stato un viaggio lungo ma pieno di epifanie. La discontinuità mi ha portato, e lo dico con profondo rammarico, a trovarmi anche nella situazione di dover riprendere dischi dello stesso Sec_ di cui avevo parlato in precedenza. Questo è un peccato ed è anche un errore perché vizia di molto l'obiettività del giudizio. Vero è che tenere il filo di trenta dischi non è un'impresa facile. 
Alcune conclusioni/considerazioni:
- il senso di epifania che avevo provato nello scoprire la rete di connessioni durante la stesura del post su Valerio Tricoli, qui è ulteriormente amplificato.
- lo ribadisco: Napoli appare come una città incredibilmente stimolante nell'ambito della musica improvvisata, del noise, della sperimentazione estrema e della produzione di connessioni fra personalità musicali. Un luogo che diventa attore protagonista nelle creazioni di Sec_ (e non parlo solo di W.H.E.A.D. in cui questo intento è reso palese dello stesso autore). 
- l'ispirazione che è possibile trarre da questi percorsi (in divenire) è linfa vitale per me e per i progetti di cui faccio parte. 
- nota dolente: Sec_,com'è possibile intuire dalla sua biografia, ha composto anche tantissimi brani decodificati in 4 o più canali per diversi contesti installativi. Non me la sono sentita di parlarne perché argomentare esperienze del genere per me necessità un ascolto diretto. 
- sulla biografia, e anche sulle news del sito personale, compaiono riferimenti ad una collaborazione con KNN e Tricoli (KNN è un altro esponente della Revoxologia, giusto per essere sintetici). Viene citata una collaborazione/compilation in divenire in cui Sec_ partecipa con la sua Orogenesi. Sulle notizie reperibili sul sito si parla di una serie di concerti sotto il nome "Ritorna", composto da Sec_, Tricoli, Giulio Nocera e KNN (che scopro ora essere anch'egli napoletano e promotore, assieme allo stesso Napolitano e ad altri, dell'associazione Phonurgia, che vi linko indirettamente attraverso il festival di impro/elettroacustica che organizzano, La digestion). L'unica cosa che posso fare senza snaturare il post mettendomi a parlare di KNN e della scena napoletana (cosa che credo qualcuno e qualcun'altro di molto simile abbiano già fatto) è postarvi qui sotto Orogenesi (con uno splendido lavorio di televisione a tubo catodico ad opera di 70fps che meriterebbero da soli un post intero) e la performance dell'ensemble nastriforme "Ritorna" filmata da mamma URSSS.



"Orogenesi". Il lavorio catodico a cura di 70fps (ASTEPBACK??). Guardate il video ma guardate anche i lavori precedenti del collettivo per capire che mega bombe sono in grado di cacciare. 
Forse questo video lo avevo pure già pubblicato nel passato. Fate bene attenzione alle differenti tecniche con cui i quattro manipolano i nastri. Rituale magnetico.

Fine