Di cosa parliamo stasera? Prima di rispondere a questa domanda voglio condividere con voi il mio stato pre - esame. Scrivere sul blog, come ho specificato nel post precedente, e sopratutto scrivere di musica sul blog, è un antistress molto potente.
Parliamo di Topsy the Great.
Che validità potranno mai avere? |
Sono LORO i Topsy the Great? No, per fortuna No. I Topsy the great sono un trio noise - math - rock proveniente dalle parti di Prato, veri e propri paladini di una scena che, mannaggia ai sandali, è davvero fiorente. La loro autobiografia su fromSCRATHrecords (?) ci informa, molto gentilmente, che il nome deriva dall'elefantessa di nome Topsy, fulminata da Edison per sconsigliare l'uso della corrente alternata. MOLTO VALIDO.
Come ormai consuetudine vi informo che loro li ho visti al cas'aupa. Era una uggiosa serata di marzo (credo) e il cas'uapa era vuoto (ma dopo si è riempito un po'). Loro suonavano paradossalmente (ma non troppo) di spalla ad un gruppo austriaco moolto valido ma anche moooolto scontato di nome Hidden by the Grapes che proponevano un divertente quanto ormai trito garage - lo - fi con un po' di psichedelia e una cover dei crashtestdummies (venuta molto ma molto bene comunque). Diciamo un verdetto finale sul 7. Niente di eccelso ma godibili. Potete comunque andare a sentire praticamente tutta la loro discografia qui.
- La mancanza di pubblico ha fatto sì che io potessi facilmente avvicinarli (cosa che ho prontamente fatto) per chiacchierare un po'. Si sono rivelate delle persone molto semplici e disponibili e abbiamo parlato di cose che esulavano un po' dal contesto "live di questa sera". In particolare il bassista (con cui ho parlato poco, per la verità) mi stava davvero molto simpatico.
- Fanno dei video molto fighi. Ma davvero molto fighi. Andate su youtube e documentatevi.
- Hanno dei suoni DECISAMENTE lo - fi. Addirittura sul sito della fromSCRATCH affermano che hanno una particolare passione per gli amplificatori RIGOROSAMENTE transistor. Allora, la verità è che hanno delle strumentazioni niente male. È anche vero che sono tutte transistor quindi ok, può andare. La strumentazione è stata successivamente vivido argomento di conversazione ma, non temete, approfondiremo.
- Il batterista gli dà talmente tanto che gli sono caduti gli occhiali un bel po' di volte.
- Fanno dei video molto fighi. Ma davvero molto fighi. Andate su youtube e documentatevi.
- Hanno dei suoni DECISAMENTE lo - fi. Addirittura sul sito della fromSCRATCH affermano che hanno una particolare passione per gli amplificatori RIGOROSAMENTE transistor. Allora, la verità è che hanno delle strumentazioni niente male. È anche vero che sono tutte transistor quindi ok, può andare. La strumentazione è stata successivamente vivido argomento di conversazione ma, non temete, approfondiremo.
- Il batterista gli dà talmente tanto che gli sono caduti gli occhiali un bel po' di volte.
- Sembra che girino davvero un sacco. Sono molto felice per loro.
- Sono toscani, quindi meritano.
- Hanno una copertina dell'album molto alla "Lighting Bolt" (aneddoto: quando quest'estate è uscito il nuovo disco dei Pearl Jam, chiamato appunto Lighting Bolt, io ho avuto la brillante idea di commentare sotto un post di una pagina facebook di super rockettari, chiedendo se i Lighting Bolt avessero fatto un disco dal titolo "Pearl Jam" e dalla copertina così di merda).
- Sono molto simpatici (l'ho già detto?).
Fatte alcune considerazioni assolutamente superflue andiamo a ribadire quello che ormai vi sarete cercati da soli. I Topsy the Great fanno Math - Noise - Rock. Lo avevamo comunque già detto. E' quel Math - Noise - Rock caotico ma COMUNQUE strutturato. Non è affatto roba destrutturata e cacofonica, per carità, però non è nemmeno quella complessità incasellata e scritta a pentagramma (fanculo il pentagramma). La batteria, rigorosamente minimale, è pura scuola novanta, istintiva e pestata. Il basso (credo per merito della sola testata, una Hughes & Kettner montata a rack) era davvero mastodontico, ottimo suono, magari alla volte troppo Lo - Fi. Una cosa che mi ha davvero stupito è l'utilizzo di una bellissima 1x15 (credo ma da quel che ricordo potrebbe anche essere una 1x12) + 1x10 che, da quello che sono riuscito a capire semplicemente stando il più vicino possibile al palco, rispondeva molto bene a tutte le frequenze (magari, come ho già detto, un po' troppo lo - fi). Ritornando al batterista un paio di considerazioni sui tempi: chiaramente dispari, più dispari possibili. Nonostante fosse il classico batterista fra Math e Core, riusciva ad incastrare tutte le complesse strutture metriche in qualcosa di molto gradevole. Per quanto riguarda la chitarra devo dire che sono molto combattuto. Allora, chiariamoci da subito: io suono il basso, la chitarra non mi piace poi troppo. Il problema della chitarra, secondo me, è che, molto spesso, è TROPPO ALTA ma non nel senso che ha un volume alto, nel senso che ha troppe frequenze alte! Questo è proprio il caso dei Topsy. La chitarra aveva un sacco di frequenze alte, inoltre era stritolata da quello che credo fosse un bel delay super - analogico (feedback a manetta) e un octaver bello morbido (credo). La chitarra era una bella mustang (o jaguar? non capisco mai la differenza..) ed era addirittura Squier credo. Oh ragazzi, intendiamoci, era un signor chitarrista e sparava delle soluzioni melodiche così ben incastrate all'interno di una canzone del genere che, credetemi, è raro trovare suoi pari. Il problema era piuttosto nella scelta delle tonalità, come vi accennavo prima la pasta sonora è forse troppo spinta sulle alte frequenze ma, ovviamente è questione di gusti e, nell'insieme, la cosa non si notava poi così tanto.
La cosa che mi ha VERAMENTE stupito però e stata il trovare, abbinato ad una super slim testata transistor di non so che marca (stiamo sempre parlando della chitarra), una super cassa HOPE 2x12. La domanda che ti faccio, caro lettore è ora una sola: Suoni? Conosci la marca di casse per chitarra/basso HOPE? Se la risposta è sì, la mia è BRAVO, se la risposta è NO, la mia è VAI IMMEDIATAMENTE a cercarle su Facebook (il sito ufficiale è un tantino carente).
Se vuoi una mano basta che guardi qui sotto (vi avviso che se su google imago scrivete HOPE CABINETS vi saltano fuori solo cucine) (beh anche se scrivete HOPE LAB non è che la situazione migliori). Puoi trovare la pagina facebook della Hope Custom Lab proprio dove c'è scritto Hope Custom Lab. Qui sotto puoi trovare un bellissimo manufatto (sono tutte fatte artigiANALmente).
Ma che cazzo c'entra questa parentesi con tutto il resto? C'entra eccome, visto che, dopo aver prontamente acquistato tutto il materiale dei Topsy (un bel disco colorato e un poster del release party), ho intrattenuto una piacevole conversazione musicale prima con il batterista poi con il batterista e il chitarrista: abbiamo parlato di varie cose, la loro conoscenza della scena fiorentina, l'amicizia con alcune band particolari, concerti e altre amenità ma sopratutto le casse HOPE. Ho infatti scoperto che sono tutti molto amici del titolare onemanband della hope, anzi, il chitarrista (che produce pedali) lavora pure con lui! Dunque amici, posso assicurarvi che, se volete una cassa HOPE per il compleanno, cadete sul morbido perché sono delle bombe e lui lavora come non ci fosse una domani! Costano un pochino ma i soldini li valgono tutti.
Eccoli qui, sono tutti molto simpatici! |
Fatte alcune considerazioni assolutamente superflue andiamo a ribadire quello che ormai vi sarete cercati da soli. I Topsy the Great fanno Math - Noise - Rock. Lo avevamo comunque già detto. E' quel Math - Noise - Rock caotico ma COMUNQUE strutturato. Non è affatto roba destrutturata e cacofonica, per carità, però non è nemmeno quella complessità incasellata e scritta a pentagramma (fanculo il pentagramma). La batteria, rigorosamente minimale, è pura scuola novanta, istintiva e pestata. Il basso (credo per merito della sola testata, una Hughes & Kettner montata a rack) era davvero mastodontico, ottimo suono, magari alla volte troppo Lo - Fi. Una cosa che mi ha davvero stupito è l'utilizzo di una bellissima 1x15 (credo ma da quel che ricordo potrebbe anche essere una 1x12) + 1x10 che, da quello che sono riuscito a capire semplicemente stando il più vicino possibile al palco, rispondeva molto bene a tutte le frequenze (magari, come ho già detto, un po' troppo lo - fi). Ritornando al batterista un paio di considerazioni sui tempi: chiaramente dispari, più dispari possibili. Nonostante fosse il classico batterista fra Math e Core, riusciva ad incastrare tutte le complesse strutture metriche in qualcosa di molto gradevole. Per quanto riguarda la chitarra devo dire che sono molto combattuto. Allora, chiariamoci da subito: io suono il basso, la chitarra non mi piace poi troppo. Il problema della chitarra, secondo me, è che, molto spesso, è TROPPO ALTA ma non nel senso che ha un volume alto, nel senso che ha troppe frequenze alte! Questo è proprio il caso dei Topsy. La chitarra aveva un sacco di frequenze alte, inoltre era stritolata da quello che credo fosse un bel delay super - analogico (feedback a manetta) e un octaver bello morbido (credo). La chitarra era una bella mustang (o jaguar? non capisco mai la differenza..) ed era addirittura Squier credo. Oh ragazzi, intendiamoci, era un signor chitarrista e sparava delle soluzioni melodiche così ben incastrate all'interno di una canzone del genere che, credetemi, è raro trovare suoi pari. Il problema era piuttosto nella scelta delle tonalità, come vi accennavo prima la pasta sonora è forse troppo spinta sulle alte frequenze ma, ovviamente è questione di gusti e, nell'insieme, la cosa non si notava poi così tanto.
La cosa che mi ha VERAMENTE stupito però e stata il trovare, abbinato ad una super slim testata transistor di non so che marca (stiamo sempre parlando della chitarra), una super cassa HOPE 2x12. La domanda che ti faccio, caro lettore è ora una sola: Suoni? Conosci la marca di casse per chitarra/basso HOPE? Se la risposta è sì, la mia è BRAVO, se la risposta è NO, la mia è VAI IMMEDIATAMENTE a cercarle su Facebook (il sito ufficiale è un tantino carente).
Se vuoi una mano basta che guardi qui sotto (vi avviso che se su google imago scrivete HOPE CABINETS vi saltano fuori solo cucine) (beh anche se scrivete HOPE LAB non è che la situazione migliori). Puoi trovare la pagina facebook della Hope Custom Lab proprio dove c'è scritto Hope Custom Lab. Qui sotto puoi trovare un bellissimo manufatto (sono tutte fatte artigiANALmente).
L'ho messa in grande perché è una bomba. Inoltre è la cassa del bassista degli Zeus! (proprio lei). |
Ma che cazzo c'entra questa parentesi con tutto il resto? C'entra eccome, visto che, dopo aver prontamente acquistato tutto il materiale dei Topsy (un bel disco colorato e un poster del release party), ho intrattenuto una piacevole conversazione musicale prima con il batterista poi con il batterista e il chitarrista: abbiamo parlato di varie cose, la loro conoscenza della scena fiorentina, l'amicizia con alcune band particolari, concerti e altre amenità ma sopratutto le casse HOPE. Ho infatti scoperto che sono tutti molto amici del titolare onemanband della hope, anzi, il chitarrista (che produce pedali) lavora pure con lui! Dunque amici, posso assicurarvi che, se volete una cassa HOPE per il compleanno, cadete sul morbido perché sono delle bombe e lui lavora come non ci fosse una domani! Costano un pochino ma i soldini li valgono tutti.
Torniamo ai Topsy: prima di chiudere definitivamente il post con una piccola ed estemporanea chicca (che nulla c'entra con i Topsy the Great in realtà) voglio condividere con voi il materiale acquistato! :
- Un bel disco molto colorato (come detto prima un lighting bolt praticamente). Il disco aggiunge molto alla mia esperienza live perché, dopotutto, è pur sempre un disco registrato e un disco registrato suona meglio di un'esibizione live (per quanto non abbia la carica visiva chiaramente). Comunque un disco molto fedele all'esibizione live e viceversa.
-Un fantastico poster del Release party del disco in questione. Il release è stato fatto guarda un po' al capanno black out, uno di quei posti che ti saltano sempre fuori (assieme a Bronson, Circolo degli artisti, Magnolia, Angelo mai, Dal verme et al.) se segui la musica indipendente italiana. Il poster è davvero fantastico: raffigura quello che sembra un pagliaccio malefico intento a le cose male fare.
Ora le foto. MAD.
Eccolo qui. Mi sono dimenticato di dirvi che il disco si chiama FAMPOR. CHE IMMAGINE GIGANTESCA. |
Ecco qui la locandina, già appesa sopra il mio lettino, tanto per farmi compagnia. |
Chiudiamo il post con una cosa molto molto carina che ho scoperto proprio oggi. Questa mattina, mentre stavo ascoltando per l'ennesima volta il live in Dublin dei DAiKiRi (eh sì ragazzi, mi hanno davvero affascinato), ho scorto a lato il live in una specie di baracca di un gruppo chiamato TotorRo. Oh ma ce l'hai con sti gruppi con i nomi di merda però! È proprio la verità. Comunque mi raccomando anche in questo caso rispettate le maiuscole e le minuscole.
Le coordinate prettamente geograFICHE sono, anche in questo caso, d'oltralpe. Mi sto davvero ricredendo su questi gruppi francesi. Sapevo che c'erano un sacco di realtà validissime ma, evidentemente, ce ne sono di più!.! Sembra proprio che ci siano molto TOTORRO in giro per la francia. Non preoccupatevi, quelli più DEAFHEAVENiani sono quelli che state cercando. E ho detto tutto. Anzi, meno black metal più HC e magari anche più post - rock. Ecco, adesso ho detto tutto.
Per farvi avere un'idea del malessere che provocano, vi mando per direttissima la loro pagina BancCamp. CASJDFKJASVNL. È presente un solo album completo e un piccolo Ep. Ascoltatevi l'album dal nome "All Glory to John Baltor" la cui copertina recita più o meno così.
CHE MALE. |
Direi che il post è decisamente finito qui. Bella lì abc. Proprio l'altro giorno stavo ideando una .gif da inserire: raffigurava una bellissima modella nella sua metamorfosi da bellissima modella ad ammasso di liquame nerastro, complice il liquame nerastro che, durante la progressione della .gif, le esce da ogni orifizio facciale. Ciao.
Post scritto, poi ispirato, poi inspirato violentemente, poi starnutito, poi anteprima, poi pubblicato con calma, sotto la guida illuminata di:
- Ancora DAiKiRi ma questa volta il loro album, DALILA, in streaming dal loro BandCamp.
- TotorRo - All Glory to John Baltor (album completo).
- Praticamente basta direi.